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Gene Hackman trovato morto in casa assieme alla moglie
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Aveva 95 anni. Anche il corpo della moglie e del cane sono stati rinvenuti privi di vita.

La leggendaria star di Hollywood e premio Oscar Gene Hackman, 95 anni, sua moglie - la pianista classica Betsy Arakawa - e il loro cane sono stati trovati morti nella loro casa di Santa Fe Summit, a nord-est della città. Lo riportano diversi media, secondo cui lo sceriffo della contea di Santa Fe (nel Nuovo Messico) ha confermato poco dopo mezzanotte di oggi che la coppia era morta insieme al loro cane. "Possiamo confermare che Gene Hackman e sua moglie sono stati trovati morti mercoledì pomeriggio nella loro residenza di Sunset Trail", ha affermato lo sceriffo della contea di Santa Fe. "Tutto quello che posso dire è che siamo nel bel mezzo di un'indagine preliminare sulla morte, in attesa dell'approvazione di un mandato di perquisizione."  La moglie aveva invece 63 anni. La coppia era sposata dal 1991. Hackman si faceva vedere raramente in pubblico. Era stato fotografato l'ultima volta lo scorso marzo per la prima volta in due decenni, mentre, appoggiandosi al braccio della moglie per tenersi in equilibrio, era andato a mangiare in un ristorante di pesce di Santa Fe. Hackman ha interpretato più di 100 ruoli in quattro decenni di carriera, tra cui quello di Lex Luthor nei film di Superman negli anni '70 e '80, e ha recitato anche in film di grande successo come La giuria e The Conversation. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2004, quando interpretò Monroe Cole in Welcome to Mooseport.

Infanzia

Da oggi di Gene Hackman (al secolo Eugene Allen, nato a San Bernardino, California, il 30 gennaio 1930) rimangono quindi 101 film tra cui una dozzina di interpretazioni memorabili, due Oscar, 4 Golden Globe, due Bafta, uno Screen Actors Guild Award e un Orso d'argento a Berlino, 5 romanzi tra finzione storica, avventura e thriller, un paio di vittorie come corridore automobilistico e un asteroide (il 55397 Hackman) a lui dedicato. Padre tipografo, madre canadese e incallita fumatrice (morirà a causa dell'incendio del suo letto) il giovane Hackman ha un'infanzia tranquilla nell'Illinois dove si è sposato il padre finché i genitori non divorziano quando ha 13 anni: a 16, dopo aver dichiarato che gli sarebbe piaciuto fare l'attore, Gene si arruola nei marines come radio-ricevitore e parte per la Cina, il Giappone, le Hawaii. Approdato a New York nel '51, si destreggia fra mille lavoretti, studia giornalismo all'università dell'Illinois per poi spostarsi a Los Angeles e sposare Faye Maltese, che in 30 anni di matrimonio gli darà tre figli.

I primi passi nel cinema

Iscritto alla Pasadena Playhouse, fa le sue prime prove d'attore e divide casa con altri due aspiranti di talento, Dustin Hoffman e Robert Duvall. Debutta in tv nel '61, recita nell'off Broadway, si fa notare al cinema in "Lilith - La dea dell'amore" (1964), con Warren Beatty. Già in questo periodo conferma la sua versatilità espressiva, la propensione per ruoli da "duro" e da "bad guy", incarna il perfetto prototipo del giovane americano rotto alle asprezze della vita. Nel '67 con "Gangster Story" di Arthur Penn si guadagna la prima nomination all'Oscar come non-protagonista e si iscrive alla formidabile squadra di attori che faranno la fortuna della New Hollywood. Il suo Jimmy "Braccio di ferro" Doyle, poliziotto senza scrupoli de "Il braccio violento della legge" diretto da William Friedkin nel 1971 ne fa una star internazionale grazie all'Oscar come miglior protagonista.

Una carriera memorabile

Da lì in poi comincia una sequenza di film memorabili: "Lo spaventapasseri" con Al Pacino, "La conversazione" di Francis Coppola, "Stringi i denti e vai" (il primo western), "Reds" con Warren Beatty. Gli studios lo coinvolgono anche in operazioni di taglio diverso dalla commedia (un indimenticabile cameo in "Frankenstein Jr.") al fantasy ("Superman" nella parte dell'arcinemico Lex Luthor). Una carriera che splende per oltre 40 anni fanno di Gene Hackman un gigante sopravvissuto al declino, alla rinascita e alla trasformazione di Hollywood fino alle soglie degli anni 2000. Tra i molti altri suoi film che meritano di essere rivisti: i thriller politici come "Senza via di scampo", "Uccidete la colomba bianca" o "Potere assoluto", i drammi sociali da "Mississippi Burning" a "Power", i polizieschi processuali ("Il socio", "Under Suspicion", "La giuria") il ritorno al western con "Gli spietati" di Clint Eastwood che gli valse il secondo Oscar nel '93 e poi "Wyatt Earp" e "Geronimo".

Problemi cardiaci

Costretto a rallentare l'attività dal 1990 per problemi cardiaci, Gene Hackman si risposa un anno dopo con la musicista Betsy Arakawa, ma non manca di scegliere due copioni agli antipodi prima di ritirarsi definitivamente nel 2004. Tre anni prima ha vestito i panni del patriarca nella famiglia dei "Tenenbaum" (il film rivelazione di Wes Anderson) e nel 2004 sceglie per il suo congedo la satira politica di "Due candidati per una poltrona" diretto da Donald Petrie. Se sullo schermo non rinuncia mai a fotografare le contraddizioni, la follia, la violenza del suo paese proponendosi come l'opposto di ciò in cui crede (era un convinto Democratico e detestava Richard Nixon), in privato Gene Hackman si dimostra un raffinato cultore della storia come si vede nei suoi migliori romanzi e un appassionato esperto di pittura, musica e letteratura europea. Ama sentirsi una contraddizione vivente e lo mostra al cinema con la beffarda ironia che ogni volta intuiamo nel suo sguardo.