
"Salvo imprevisti", il presidente François Hollande metterà mano a un rimpasto di governo "subito prima" delle elezioni europee di maggio, con l'obiettivo di "accelerare" le riforme, in particolare per il rilancio della crescita e dell'occupazione. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, anche Libération, lo storico quotidiano della gauche, si aggiunge al coro di voci che parla di un cambio della guardia a Parigi. Intanto il premier, Jean-Marc Ayrault, cerca di placare le tensioni con i Verdi, in seguito alle scintille del fine settimana con la ministra dell'Ecologia, Cecile Duflot sul controverso dossier dell'aeroporto di Notre-Dame-des-Landes, vicino a Nantes. Un'opera da molti considerata inutile che scatena le proteste di un movimento simile a quello dei No-Tav italiani. Secondo Libération, il presidente socialista - la cui popolarità è ai minimi storici per un capo di Stato della Quinta Repubblica (appena il 20% secondo un sondaggio Ifop) - dovrebbe "procedere a un vasto rimpasto subito prima delle elezioni europee". Obiettivo? Attuare entro inizio 2015 il cosiddetto 'patto di responsabilità' con le aziende (sgravi contributivi in cambio di posti di lavoro) promesso da Hollande nel discorso alla nazione del 31 dicembre, in quella che è stata definita la sua svolta 'liberalè. Ma soprattutto realizzare tagli per 50 miliardi di euro in tre anni e onorare gli impegni Ue in materia di conti pubblici.
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