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Francia, 100 comuni senza acqua potabile
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
I comuni toccati vengono riforniti con camion. Convocata l’unità di crisi. Probabile riduzione dell’attività nucleare da parte del colosso EdF

“Oggi oltre un centinaio di comuni in Francia non hanno più acqua potabile”: è quanto riferisce il ministro della Transizione ecologica, Christophe Béchu, che ritiene la situazione “storica”. Il ministro è intervenuto durante una visita nelle Alpes-de-Haute-Provence, nel sud della Francia.

Niente più acqua nelle tubature
Negli oltre cento comuni francesi senza acqua potabile, ha precisato il ministro Béchu in visita nel sud del Paese, “ci sono approvvigionamenti che vengono fatti con dei camion di acqua potabile che trasportiamo” sul posto, “visto che non c’è più nulla nelle tubature”. “La sfida consiste nell’aumentare un certo numero di restrizioni per non arrivare a questo punto”, ha aggiunto.

Restrizioni dell’uso d’acqua e livello di crisi
Dopo un inverno e una primavera eccessivamente secchi, l'estate torrida della Francia consuma le falde acquifere: 93 dipartimenti (province) su 96 sono oggetto di restrizioni più o meno importanti legate all’acqua e 62 dipartimenti, equivalenti ai due terzi del Paese, sono dichiarate al livello di “crisi”. L'innaffiamento dei prati, il lavaggio delle auto o l'irrigazione delle colture sono dunque vietati. Durante la missione a Roumoules, nel cuore delle piantagioni di lavanda, il ministro ha ripreso le parole della premier, Elisabeth Borne, che ha parlato di “siccità storica”.

Carta: Ministère de la Transition écologique et de la Cohésion des territoires
Carta: Ministère de la Transition écologique et de la Cohésion des territoires

Convocazione dell’unità di crisi
Questa mattina, la premier Borne ha attivato a Parigi una unità di crisi interministeriale per affrontare al meglio questa situazione abbastanza insolita per la Francia. Il mese di luglio 2022 è stato il secondo mese più secco mai registrato nel Paese, con un deficit di piogge di circa l'84%, rispetto alla media stagionale nel periodo 1991-2020.

Impatto sugli incendi e probabile riduzione della produzione nucleare
Duro impatto sull'agricoltura ma anche sugli incendi che hanno devastato ettari di vegetazione, in particolare in Gironda, favoriti dal caldo torrido. Il colosso EdF ha fatto sapere che potrebbe ridurre ulteriormente la sua produzione nucleare nei prossimi giorni, a causa dell'elevata temperatura dei fiumi.

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