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ex Ilva: 50 milioni di fatturato ancora da incassare
ex Ilva: 50 milioni di fatturato ancora da incassare
ex Ilva: 50 milioni di fatturato ancora da incassare
Redazione
5 anni fa
Le ditte temono ripercussioni per le fatture rimaste scoperte

Dopo l'annuncio di ArcelorMittal di recessione dal contratto dell'acciaieria ex Ilva, le ditte dell'indotto tarantino temono ripercussioni sul credito di 50 milioni già fatturati e non incassati per prestazioni e forniture, con uno scaduto che sarebbe pari a circa 5 milioni.

Lo si apprende da fonti sindacali dopo un incontro nella sede di Confindustria. Sono 200 le aziende interessate. Alcune avanzano da settimane il pagamento delle fatture e hanno evidenziato problemi di liquidità per il pagamento degli stipendi agli operai.

Alcune imprese dell'indotto di ArcelorMittal "si avviano anche a delle forme di tutela legale" in merito a fatture per prestazioni e forniture scadute e non ancora pagate - ha rivelato il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, a margine di un incontro con le aziende locali dell'indotto dello stabilimento siderurgico.

"L'indotto - ha aggiunto - non ha percepito da mesi il pagamento delle fatture. Il momento è di una gravità unica, un momento di tensioni che ci riporta al 2015".

La procedura di retrocessione dei rami d'azienda avanzata dalla multinazionale franco-indiana e la situazione di incertezza hanno già portato un'azienda dell'appalto a ricorrere alla cassa integrazione per 50 unità lavorative.

Mittal nelle ultime settimane ha avviato la ristrutturazione dell'indotto nel siderurgico di Taranto tagliando in maniera drastica i costi.

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