
Il reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Roma avrebbe individuato su una cintura verde, trovata in casa Misseri, compatibile con quella che, presumibilmente, sarebbe stata utilizzata per strangolare Sarah Scazzi, la 15enne pugliese barbaramente uccisa il 26 agosto, delle tracce biologiche. Al momento non è dato sapere se appartenga o meno ai protagonisti di questa intricata vicenda. Rapporto intenso tra Sarah e IvanoNelle ultime ore sono emerse ulteriori novità relative all’intricato rapporto esistente tra la piccola Sarah e il ventisettenne Ivano Russo. Un rapporto molto intimo – dicono gli inquirenti - che andava oltre gli ingenui abbracci e “coccole”, testimoniate in tempi non sospetti dallo stesso giovane durante gli interrogatori che in questi mesi l’hanno visto protagonista. Un intenso rapporto telefonico. Notturno. Questa - secondo i giudici del Tribunale del riesame - la motivazione principale che giustifica la permanenza in carcere della presunta “dama nera” Sabrina Misseri, accusata dal padre Michele di essere l’autrice materiale dell’omicidio della cugina. “I rapporti tra la Scazzi e il Russo erano ormai indipendenti dalla presenza di Misseri Sabrina, che li aveva fatti conoscere. Questa asserzione – si legge nell’ordinanza di conferma del fermo – è oggettivamente riscontrabile dall’analisi dei tabulati telefonici da cui emerge che sono numerosi gli sms scambiati con il Russo nel periodo dal 15 al 22 agosto 2010, anche in orari notturni, a dimostrazione di una certa confidenza tra i due”. Che Sarah si fosse invaghita dell’amico lo si comprende anche dagli scritti lasciati sul suo diario segreto (“nascosto” da Sabrina prima di essere consegnato ai carabinieri) in cui la piccola scriveva:”…ciao, mi chiamo Sarah, in questo periodo sono molto legata ad un ragazzo che ha 27 anni, io ne ho 15 ma lui è dolcissimo con me e mi coccola sempre, si chiama Ivano e lui piace anche a mia cugina Sabrina…”. E ancora: ''Ivano mi ha coccolato … gli voglio tanto bene … però stasera non lo vedo, uffa …”. Non occorre quindi ricorrere ai tabulati per affermare che tra i due, forse più per Sarah, fosse nato un rapporto che sconfinava dalla semplice amicizia (seppure innocente per quanto emerge dagli atti conosciuti). Forse questa semplice infatuazione adolescenziale ha scatenato in Sabrina una gelosia inaspettata. Sabrina, quindi, testimone dell’ambigua relazione tra Sarah e l’ ”Alain Delon” del paese. Proprio lei che da tempo era attratta proprio da Ivano. E che in un attimo si è trovata a dover fare i conti con una rivale in amore inaspettata: la piccola cugina. Ma non solo. A rafforzare in Sabrina ipotesi di vendetta potrebbe anche essere stato il palese rifiuto di lui che, qualche giorno prima del delitto, avrebbe respinto le avances sessuali della figlia di Michele e Cosima. Proprio questo mancato approccio, confidato a Sarah, avrebbe scatenato una girandola di passaparola, tra Sarah, Sabrina, Claudio (il fratello di Sarah) e Ivano che, infastidito dalle voci, decideva di interrompere ogni rapporto con Sabrina. Questa interruzione sarebbe stata alla base del furioso litigio tra le cugine, iniziato il 25 agosto, sfociato nell’omicidio della 15enne. Solo ipotesi per il momento, assolutamente non confermate dagli inquirenti. E Cosima?L’accesa lite di quella mattina tra le cugine, così come racconta Michele Misseri durante gli interrogatori, sarebbe avvenuta alla presenza di mamma Cosima, che ascoltava distrattamente dalla veranda. In quell’occasione, riferisce sempre Michele, i nomi di Sarah e di Ivano furono pronunciati più di una volta dalle agitatissime ragazze. Cosima Misseri, interrogata, giura di non essere stata presente in casa a quell’ora perché impegnata al lavoro nei campi. Circostanza, però, smentita dalla sua presenza in banca, dove avrebbe versato due assegni, e da una testimone (la signora Pisanò) che racconta di no
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