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È morto Lebbeus Woods, artista visionario anticonvenzionale
Redazione
13 anni fa

L'architetto e artista statunitense Lebbeus Woods, maestro visionario di rare opere ma di grande influenza per le sue scelte non convenzionali, è morto a New York all'età di 72 anni. Nato a Lansing (Michigan) nel 1940, Woods ha studiato architettura all'Università dell'Illinois e ingegneria alla Purdue University. Dopo aver lavorato presso gli uffici dell'architetto Eero Saarinen, dal 1976 si è dedicato quasi esclusivamente a progetti teorici e sperimentali. Il nucleo delle sue sperimentazioni architettoniche presenta un'alta densità di messaggi politici e di estrema visionarietà polemica, rappresentando il concetto dei sistemi in crisi in cui il passaggio dall'ordine esistente a quello nuovo è seguito urbanisticamente dall'avvento di catastrofi. Woods ha realizzato pochi edifici, alcuni nella capitale cubana dell'Avana e altri in Cina, il più recente dei quali è il Light Pavillon di Chengdu, un padiglione fatto di grandi "raggi di luce", in cui si cammina su lastre di vetro sospese su montanti d'acciaio. Era professore di architettura alla Cooper Union School of Architecture di New York e professore di architettura visionaria alla European Graduate School di Saas-Fee in Svizzera. Nel 1996 Woods citò in tribunale i produttori del film "L'esercito delle 12 scimmie" del regista Terry Gilliam, in quanto una delle sue opere "Neomechanical Tower (Upper) Chamber" fu copiata per una scena. Woods vinse la causa e fu ricompensato con una non meglio precisata "somma di sei cifre", permettendo al film di continuare ad essere distribuito; nei titoli di coda si cita la sua opera come ispirazione del set della stanza dell'interrogatorio. Come "architetto concettuale" è stato citato nel film "Alien 3". ATS

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