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È fallito il Grand Hotel di Riccione, simbolo degli anni d'oro della Riviera romagnola
© Grandhotelriccione.it
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Keystone-ats
10 mesi fa
La chiusura è stata decretata dal Tribunale di Rimini. La perizia di un esperto stabilirà il valore dell'immobile che in seguito verrà messo all'asta.

È fallito il Grand Hotel di Riccione, simbolo degli anni ruggenti: la società di gestione Marabello ha accumulato un passivo tale da non poter permettere un concordato preventivo e il Tribunale di Rimini ne ha decretato la chiusura, riferiscono i quotidiani locali. La curatela fallimentare nominerà un perito che con una perizia stabilità il valore dell'immobile per arrivare alla messa in vendita dell'intero lotto.

Un simbolo della Riviera romagnola dal 1929

Il Grand Hotel di Riccione fu inaugurato nel 1929, a due passi da viale Ceccarini, un gioiello di stile liberty, di proprietà di Gaetano Ceschina, imprenditore milanese che fece fortuna in epoca fascista. Lo stabile ha 155 camere, eleganti arredi, tre campi da tennis e golf in miniatura, oltre a una piscina. Ritrovo privilegiato dell'élite fascista, dopo la guerra divenne sede di tante feste vip. Nel Capodanno 1965 protagonista fu Mina. Il suo declino è stato lento ma inesorabile vista anche la difficoltà - perché estremamente onerosa - della manutenzione dell'immenso stabile chiuso al pubblico da più di dieci anni.

Il dramma consumatosi lo scorso anno

L'anno scorso, in seguito alla morte di un giovane senegalese di 21 anni nella piscina del Grand Hotel, il titolare Giovanni Andreatta, nonché procuratore della società Marebello, è stato indagato per omicidio colposo. La prossima settimana in udienza in Tribunale a Rimini il caso dovrebbe chiudersi con la ratifica da parte del giudice di un accordo di patteggiamento.