
Due persone sono state arrestate e 22 agenti sono rimasti contusi negli scontri durante le preteste pro Palestina ieri a Madrid, che hanno provocato l'interruzione della tappa finale della Vuelta a España, secondo quanto ha confermato oggi il delegato del governo nella Comunità di Madrid, il prefetto Francisco Martin. "È stata un'espressione importante di migliaia e migliaia di persone che sono scese in strada a manifestare in maniera pacifica", ha dichiarato Marin in un'intervista alla Radio Nacional de Espana (Rne). "Non dobbiamo permettere che nessuno mascheri come violenza quella che è stata una manifestazione in maggioranza pacifica", ha ribadito il prefetto. In relazione alle critiche mosse dal sindaco e dalla presidente della Comunità di Madrid alle proteste e all'operativo delle forze dell'ordine messo in campo (che ha mobilitato oltre 1.500 agenti di polizia e Guardia Civil), Martin ha sottolineato che le manifestazioni sono state "un'espressione di massa impossibile da contenere e reprimere", alla quale hanno partecipato oltre 100.000 persone. "Per quanto si ponga l'attenzione su incidenti puntuali, che condanniamo, non si può mascherare come violenza quella che è stata una straordinaria manifestazione pacifica che ha inviato un messaggio di dignità contro la barbarie e il genocidio di Gaza", ha sottolineato il delegato del governo a Madrid. "A qualcuno piace che il popolo resti in silenzio", ha concluso.