
Arrestato il proprietario del nightclub dei Santo Domingo nel cui crollo, avvenuto lo scorso aprile, morirono oltre 230 persone. A riferirlo all'Afp l'avvocato di Antonio Espiallat, proprietario del locale. Durante un concerto del popolare cantante di merengue Rubby Perez, tra le vittime, improvvisamente crollò il tetto del club 'Jet Set'.
Prima l'interrogatorio, poi il carcere
Antonio Espaillat, 59 anni, è uno dei proprietari del Jet Set. Il celebre uomo d'affari del mondo dello spettacolo, nato a New York e dal 1998 anche cittadino della Repubblica dominicana grazie a una nuova legge dominicana, alla presenza dei suoi avvocati Miguel Valerio e Ramón Núñez, è stato interrogato dalla procuratrice Yeni Berenice Reynoso che sta indagando sulle presunte negligenze nell'infrastruttura della discoteca. Dopo l'interrogatorio, durato diverse ore, è stato condotto nel carcere del Palazzo di Giustizia di Ciudad Nueva, per la convalida della misura cautelare.
Il rapporto sul crollo
Ieri l'Ufficio dominicano di valutazione sismica e vulnerabilità delle infrastrutture ed edifici, l'Onesvie, aveva consegnato alla Procura il rapporto con i risultati tecnici dell'indagine sul crollo del tetto della discoteca. Secondo le informazioni, l'edificio originale era stato progettato come cinema ma convertito in discoteca nel 1994, con un maggiore carico sulla struttura, dagli impianti audio all'illuminazione, dai condizionatori d'aria e altri elementi pesanti installati sul tetto. Espaillat ha assicurato che durante le modifiche alla struttura non è stato incluso nessun sovraccarico e che l'unica cosa che c'era sul tetto erano alcuni serbatoi e compressori di aria condizionata.