
Mario Draghi visiterà l’Algeria il prossimo Lunedî, con lo scopo di continuare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas della penisola. L’Italia infatti, che trae circa il 40% del suo gas dalla Russia, in seguito al conflitto in Ucraina ha cercato di acquisire nuovi fornitori. Il Primo ministro Draghi sarà accompagnato dai quadri amministrativi di Eni, dal Ministro degli esteri Di Maio e dal Ministro per la transizione ecologica Cingolani.
Proprio Cingolani, nei giorni scorsi, aveva affermato che l’Italia era in trattative “molto avanzate” con sette paesi fornitori di gas.
L’Algeria è il secondo fornitore di gas per l’Italia, come riporta Reuters. Le condutture che collegano i due paesi hanno una capacità di 110 milioni di metri cubi, sfruttate al momento per soli 60 milioni. È sempre Reuters a riportare le parole di una fonte che dice che l’accordo sarà siglato lunedì, e che potrebbe comportare anche degli accordi di cooperazione sulle energie rinnovabili. Tuttavia, malgrado i contatti tra le due imprese energetiche di stato - Eni e Sonatrach - rimangono dei dubbi sulla effettiva possibilità di incrementare le forniture nel breve periodo.
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