
“Sono felice e grato che il giudice abbia invalidato la cancellazione del mio visto. Nonostante tutto quello che è successo, voglio restare qui e provare a gareggiare negli Australian Open. Rimango concentrato su questo. Sono volato sin qui per giocare in uno dei tornei più importanti, davanti a dei fantastici fan”. Novak Djokovic prende pubblicamente la parola per la prima volta dopo il suo turbolento arrivo in Australia e lancia un messaggio ai fan via Twitter.
Il campione serbo, lo ricordiamo, non avrebbe potuto entrare nel Paese in quanto non vaccinato contro il Covid-19, ma un giudice australiano ha deciso l’annullamento della revoca del visto a lui concesso. Sulla vicenda non è però ancora stata scritta la parola fine: il Ministero dell’immigrazione potrebbe ordinare nelle prossime ore o nei prossimi giorni l’espulsione del tennista dall’Australia.
“Difficile per una mamma”
La saga del campione ha portato anche a un parziale scontro diplomatico fra i Governi di Australia e Serbia. Proprio dallo Stato balcanico, la famiglia del campione ha indetto una conferenza stampa per denunciare l’azione delle autorità australiane. “Novak è stato trattato male”, ha sostenuto la madre, che si è in particolare scagliata contro l’interrogatorio a cui il figlio è stato sottoposto all’aeroporto di Melbourne e nel quale lo sportivo non aveva accesso al proprio cellulare, con il quale restare in contatto con la famiglia. “Per una mamma non è facile trovarsi in una situazione di questo tipo”.
Positivo ma partecipa a un evento? La famiglia non risponde
Giunto in Australia, il campione ha asserito di essersi infettato con il Covid-19 il 16 dicembre scorso, rendendo così non necessaria una vaccinazione. Quel giorno, tuttavia, Djokovic aveva partecipato alla presentazione dei francobolli celebrativi a lui dedicati dalle poste serbe. Quando durante la conferenza stampa due giornalisti hanno chiesto come mai il tennista abbia partecipato a questo evento benché fosse positivo, sul volto della mamma è comparsa una smorfia stizzita, compensata dal sorriso un po’ beffardo del papà e del fratello, il quale ha subito dichiarato chiusa la conferenza stampa.
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