Politica internazionale
Dazi, Villeneuve: “La situazione è fuori controllo”
Romano Bianchi
3 giorni fa
Caos sui dazi negli Stati Uniti: prima bloccati dalla corte del commercio, poi sbloccati in appello. Intanto sempre più intenso anche il braccio di ferro con l’Università di Harvard.

Negli Stati Uniti è sempre più intricata la battaglia interna sul fronte dei dazi. In poche ore si sono consumate le prime battute di quello che si preannuncia un lungo scontro giudiziario. Intanto anche Harvard resta nel mirino del presidente Donald Trump. “È una situazione unica”, commenta Jean-Patrick Villeneuve, Professore ordinario di Amministrazione e management pubblico all’Università della Svizzera Italiana. “Si tratta di un caos incredibile su più livelli. In realtà è normale per ogni Paese democratico che il presidente o il Congresso, così come il settore privato o quello pubblico, cerchino di rafforzare la propria posizione. Fa parte del gioco. La giustizia poi decide". Quello che è davvero straordinario negli USA, in questo momento, "è che si assiste a una moltiplicazione quotidiana di ogni cosa: nuove iniziative, nuovi processi, decisioni contraddittorie. La dinamica generale è molto più problematica, e le decisioni non prendono di mira solo dei macro-settori, ma anche organizzazioni specifiche”.

Studenti stranieri, "per gli Usa sono una risorsa"

Villeneuve esprime preoccupazioni sia per le incertezze sui dazi, sia, da professore, per gli attacchi alla prestigiosa università di Harvard. Il 22 maggio, ricordiamo, l'amministrazione Trump ha vietato l’accesso al college di Boston agli studenti internazionali, revocando all’università la certificazione del programma per studenti e visitatori stranieri. Mossa che segue il congelamento di circa 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali e di 60 milioni in diversi contratti. L'ateneo, da parte sua, ha citato in giudizio la Casa Bianca davanti alla corte federale di Boston, accusando il Governo di aver agito in violazione della Costituzione USA. “Trovo che sia una situazione critica - prosegue Villeneuve - perché c’è in ballo l’indipendenza del mondo universitario". Per gli USA "è fondamentale avere tanti giovani che arrivano da tutto il mondo, prima per studiare, poi per partecipare e sostenere l’economia. Penso che ci sarà un costo enorme per la ricerca, e si protrarrà per anni”.

Caos previsto o la situazione sta sfuggendo di mano?

“Ci sono due punti di vista”, conclude Villeneuve: “Alcuni ritengono che Trump stia giocando a scacchi e ci sia una strategia ben pensata. Altri pensano l’esatto contrario, ovvero che alla base vi sia una scarsa professionalità e di conoscenza del sistema pubblico. Io propendo più per la seconda opzione”.