
La proposta statunitense per porre fine alla guerra a Gaza incoraggia i palestinesi a rimanere nella Striscia e prevede la creazione di un percorso verso un futuro Stato palestinese. Lo rivela il quotidiano israeliano Times of Israel, che ha ottenuto una copia del piano. Il documento, in 21 punti, è stato condiviso dagli Stati Uniti con una manciata di paesi arabi e musulmani all'inizio di questa settimana.
I contenuti
Tra i primi punti, il piano prevede che Gaza "sarà una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo, che non rappresenterà una minaccia per i suoi vicini". In secondo luogo, Gaza sarà riqualificata a beneficio della sua popolazione. Terzo punto: se entrambe le parti accetteranno la proposta, la guerra terminerà immediatamente, con le forze israeliane che "interromperanno tutte le operazioni e si ritireranno gradualmente dalla Striscia". Inoltre, entro 48 ore dall'accettazione pubblica dell'accordo da parte di Israele, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, saranno restituiti. Una volta restituiti riconsegnati, Israele "libererà diverse centinaia di prigionieri palestinesi che scontano l'ergastolo e oltre mille abitanti di Gaza arrestati dall'inizio della guerra".
Verso uno Stato palestinese?
"Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza, ma coloro che sceglieranno di andarsene potranno farvi ritorno. Inoltre, i cittadini di Gaza saranno incoraggiati a rimanere nella Striscia e verrà loro offerta l'opportunità di costruire un futuro migliore", si legge in un altro punto. Una volta che la riqualificazione sarà stata portata avanti e il programma di riforma sarà stato implementato, "potrebbero esserci le condizioni per un percorso credibile verso la creazione di uno Stato palestinese". All'ultimo punto, infine, il piano prevede che "gli Stati Uniti avvieranno un dialogo tra Israele e i palestinesi per concordare un orizzonte politico di coesistenza pacifica".