
Una lettrice italiana scrive a Ticinonews replicando - di fatto - alle dichiarazioni (vedi correlato) postate dalla pornostar Valentina Nappi su Instagram all'indirizzo di Matteo Salvini accusandolo di averla "stuprata" ideologicamente.
"Sono stata stuprata da Salvini". Mi sento offesa come cittadina italiana, e penso anche tutte le persone che vengono definite 'plebe' si sentano come me, per la foto choc e la dichiarazione pubblicata dall'attrice pornografica Valentina Nappi su Instagram e ripresa ieri dal quotidiano "Il Giornale". Forse voleva farsi un po' di pubblicità a sproposito?
Il Ministro Salvini non ha riabilitato alcuna "cultura identitaria nazionalista, quella rappresentata dalla triade Dio-Patria-Famiglia". Troppo semplice accomunare termini la cui somma crea una errata interpretazione degli stessi.
Penso che alla base di tutto ci sia una 'ignoranza' della conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana, approvata il 22 dicembre 1947 dopo le ceneri della Seconda guerra mondiale.
La Costituzione della Repubblica Italiana tutela il culto della religione agli art. 8, 19 e 20. L'Italia è uno stato cattolico: perchè non dovremmo parlare di Dio, che è la base della nostra religione?
Parliamo di Patria, quella Patria per la quale durante le due guerre mondiali, morirono circa due milioni di persone! Solo nella prima ne morirono 1'240'000 fra soldati e civili e non c'era ancora il fascismo!
Ora sembra che la 'parola Patria' sia scomparsa dai nostri vocabolari: il popolo che risiede in quel territorio è unito da una lingua e dall'uniformità di cultura e tradizioni. Forse sarebbe il caso di ricominciare a parlare di Patria e delle nostre tradizioni? Sbaglia Salvini quindi a parlare delle nostre tradizioni, di Babbo Natale, della Befana, del panettone rigorosamente a Natale e la colomba a Pasqua, della cucina tradizionale e del made in Italy? Siamo in Italia e quindi le nostre tradizioni, così come l nostre regole, devono essere rispettate da tutti. Immigrati inclusi.
Non tralascio assolutamente la famiglia che non è solo il nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro col vincolo del matrimonio o da rapporti di parentela o di affinità. La famiglia e' il microsistema alla base della nostra società, il primo luogo in cui una persona entra in relazione con gli altri essere umani, il luogo in cui le persone dovrebbero più sentirsi a loro agio, quel nido sicuro in cui rifugiarsi sempre, quell’insieme di persone su cui dovresti poter contare qualsiasi cosa succeda. Questa dovrebbe essere la famiglia, non dico quella di una nota pubblicità, ma quella dalla quale tutti noi cresciamo. Va da se che poi la vita riservi a tutti noi delle sorprese più o meno belle.
Gli immigrati? Certo, viviamo già in una 'società multietnica' con tutti i problemi, soprattutto di sicurezza, che essa crea in ogni strada e piazza del Paese. O forse non se ne è accorta la signora Nappi?
Matteo Salvini dice 'Prima gli italiani, il loro diritto al lavoro, alla sicurezza e alla felicità'. E' giusto: prima devono essere difesi gli interessi dei cittadini italiani. Gi immigrati che scappano realmente dalle guerre vengono e verranno sempre accolti, ma dividendo il loro numero fra gli stati europei! Per gli altri furbacchioni porti chiusi e rimpatri.
E, comunque, tutti gli immigrati che sono residenti in Italia, hanno tutti gli stessi diritti dei cittadini italiani. Questo non si dice MAI!! I migranti che arrivano con i taxi del mare, pardon, con le navi delle Ong? Beh... possiamo ospitare tutta l'Africa? Si provi a pensare che la superficie italiana e' di 301.338 km² mentre quella africa 30.370.000 km²..... qualcosa non quadra, vero?
Cara Valentina Nappi, anche se 'fra virgolette' certe parole e' meglio evitare di usarle, anche se ci si vuole fare un po' di pubblicità a sproposito".
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