
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha affermato che molti dei suoi 350 operatori a Gaza faticano a trovare cibo e acqua pulita a sufficienza a causa della crisi degli aiuti nell'enclave, descrivendo la situazione come "abominevole". "Le persone vengono uccise senza sosta durante le ostilità e mentre cercano di procurarsi cibo. I bambini muoiono perché non hanno abbastanza da mangiare. Le famiglie sono costrette a fuggire ripetutamente in cerca di una sicurezza che non esiste", ha dichiarato l'agenzia in una nota citata dall'emittente televisiva statunitense CNN. Il CICR ha chiesto la "consegna rapida, senza ostacoli e imparziale di aiuti umanitari in tutta Gaza" e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti nell'enclave palestinese. Ha inoltre chiesto che i suoi team possano riprendere le visite ai prigionieri palestinesi nei centri di detenzione israeliani.
Guterres: la comunità internazionale non ha compassione
Dal canto suo, il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, denuncia la mancanza di "umanità" e "compassione" nei confronti dei palestinesi di Gaza da parte della comunità internazionale. "Non riesco a spiegare il livello di indifferenza e inazione che stiamo vedendo da troppe persone nella comunità internazionale. La mancanza di compassione. La mancanza di verità. La mancanza di umanità", ha dichiarato in un videomessaggio all'assemblea dell'organizzazione non governativa internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani Amnesty International, aggiungendo che non si tratta solo di una crisi umanitaria ma di "una crisi morale che sfida la coscienza mondiale".