
Milano, la città italiana più verticale d’Italia. Uno skyline rimodellato negli ultimi anni. Dal Duomo e dal Castello Sfrozesco ai grattaceli del CityLife e di Porta Nuova. Questi ultimi hanno fatto scoppiare un caso nei giorni scorsi: una punta dell’iceberg di un’inchiesta della Procura di Milano iniziata due anni fa. La magistratura ha teorizzato un sistema corruttivo parallelo alla urbanistica milanese basato sulla speculazione edilizia. Un sistema controllato da un gruppo di persone che ha gestito lo sviluppo della città meneghina negli ultimi anni. Il giornalista Andrea Sparaciari segue il caso dagli albori: "Secondo i magistrati, il fulcro è questa famosa Commissione paesaggio, un organo comunale formato da architetti che formalmente non aveva nessuno potere, ma al quale è stato concesso il potere di scegliere quali cantieri e progetti si sarebbero fatti e quali non", ci spiega Sparaciari, "C'era un gruppo ristrettissimo di persone che andava dagli imprenditori a proporre determinati sviluppi immobiliari e poi erano gli stessi che avrebbero dovuto vidimare ai progetti proposti dai costruttori. Di fatto un grande conflitto di interessi, dove il controllore lavorava per il controllato.
Il caso Pirellino
Nella maxinchiesta sono 74 gli indagati. Le accuse vanno dalla corruzione al falso, dall'abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino all'induzione indebita. Spiccano i nomi del sindaco Giuseppe Sala e dell’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi a cui è stata sottoposta la richiesta d’arresto: "I magistrati imputano di essere a conoscenza di questo circolo terribile di mercimonio dell'urbanistica e di averlo utilizzato nei momenti e nei progetti ai quali loro tenevano particolarmente", afferma Sparaciari. "Si tratta del caso del Pirellino che è un grande palazzo di proprietà del Comune che è stato venduto a Coima, il più grande attore che a trasformato Milano e che ha costruito Porta Nuova.
La questione San Siro
Da qui le chat tra il sindaco Sala e Stefano Boeri, l’architetto a cui è stata affidata la ristrutturazione da Coima del Pirellino. Delle cointeressenze che tra un committente e il prestatore d’opera non dovrebbero esserci, ci spiega Sparaciari. Tra gli altri progetti sotto la lente, ci sono anche le olimpiadi invernali e la vendita di San Siro: "Sono molto critico nei confronti di San Siro. Non si può considerare San Siro senza considerare un altro progetto di fianco, cioè quello del Trotto. È un progetto residenziale, mentre San Siro è terziario, complementare a quello del Trotto. Uno sviluppo immobiliare per ricchi dove adesso ci sono i poveri e le case popolare. Una delle accuse che noi contrari facciamo a questa operazione. È che si tratti di una speculazione edilizia. Tu compri un pezzo di città molto bello dicendo che fai lo stadio, poi in realtà vendi con i diritti edilizi. I fondi di investimento sono poi vincolati a tenersi lo stadio, ma vogliono avere mani libere", ci dice Sparaciari.
La politica in Consiglio Comunale
Una situazione ora in fase sviluppo in cui il gioco politico dei partiti è limitato e in cui la magistratura deve fare il suo corso: "Le politiche edilizie che ha fatto Sala, quindi il centro-sinistra, sono state appoggiate dal centro-destra. Non c'è mai stata una reale opposizione, quindi in una città normale, se un sindaco di sinistra è travolto da un'indagine pesate sull'urbanistica, chiede le dimissioni e di andare alle elezioni. la destra milanese non può permettersi tutto ciò perché ha avvallato tutte le azioni di Sala. Il primo esame di un giudice in tema Procura arriverà mercoledì. Se il GIP dovesse accettare questa ricostruzione, per Sala e tutti i convolti sarebbe un grande problema", conclude il giornalista.