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Conor McGregor sospeso 18 mesi dall’UFC, ha mancato 3 test antidoping
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Redazione
7 giorni fa
Sospensione di 18 mesi per tre mancate reperibilità ai test antidoping: l’irlandese Conor McGregor potrà tornare nell’UFC solo da marzo 2026.

Conor McGregor è stato sospeso per 18 mesi dall’UFC dopo aver mancato tre test antidoping nel 2024, violazioni note come "whereabouts failures". Stando a quanto riportato da diversi media internazionali, la Combat Sports Anti-Doping (CSAD) spiega che il campione irlandese non si è reso disponibile ai controlli del 13 giugno, del 19 e del 20 settembre. La sospensione, retroattiva all’ultima data, scadrà il 20 marzo 2026. Il regolamento prevede normalmente una sanzione di due anni per tre mancate reperibilità. Nel caso di McGregor, però, la durata è stata ridotta a 18 mesi grazie alla collaborazione fornita e al fatto che l’atleta fosse in convalescenza per infortunio, senza un incontro in preparazione. Accettando la responsabilità, ha contribuito a chiarire i motivi delle assenze.

Un ritorno ancora lontano

L’ex campione non combatte dal luglio 2021, quando subì la rottura della tibia contro Dustin Poirier. Da allora il suo rientro è stato più volte rinviato. La nuova scadenza lo rende teoricamente disponibile a rientrare nella prima metà del 2026, forse già in occasione del grande evento UFC previsto alla Casa Bianca a giugno, cui McGregor ha espresso interesse.

Reazioni e prospettive

La notizia ha suscitato reazioni contrastanti. Parte dei fan parla di “ennesimo inciampo” in una carriera segnata da luci e ombre, mentre altri ricordano che McGregor resta uno dei volti più carismatici e seguiti delle MMA. L’UFC, da parte sua, ribadisce che “le regole antidoping valgono per tutti”, indipendentemente dallo status mediatico.