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Condannati i capi ultrà di Milan e Inter, risarciti club e Lega
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Keystone-ats
11 ore fa
Si è chiuso così in primo grado il processo abbreviato scaturito dalle indagini dei pm della Dda e che avevano portato al maxi blitz "doppia curva" di settembre scorso di Polizia e Gdf, con 19 arresti. Pene alle quali si aggiungono i risarcimenti per la Lega di Serie A, l'Inter e il Milan, che si erano costituite parti civili. "La posizione del club è sempre stata netta - ha commentato il Milan - il tifo rossonero deve essere sano e privo di qualsiasi forma di violenza e delinquenza".

Pene per quasi 90 anni di carcere in totale e il riconoscimento di tutte le imputazioni, da un omicidio recente ad un tentato omicidio di sei anni fa fino alle due associazioni per delinquere tra cui ci sarebbe stato un "patto" per gli affari, tra la Curva Sud milanista e la Nord interista, quest'ultima pure con l'aggravante mafiosa per rapporti con la 'ndrangheta. Si è chiuso così in primo grado il processo abbreviato scaturito dalle indagini dei pm della Dda e che avevano portato al maxi blitz "doppia curva" di settembre scorso di Polizia e Gdf, con 19 arresti. Pene alle quali si aggiungono i risarcimenti per la Lega di Serie A, l'Inter e il Milan, che si erano costituite parti civili. "La posizione del club è sempre stata netta - ha commentato il Milan - il tifo rossonero deve essere sano e privo di qualsiasi forma di violenza e delinquenza".

Le condanne

Le condanne, emesse dal gup, sono arrivate per tutti i 16 imputati e tra queste le più alte sono andate ai capi delle due curve di San Siro, l'interista Andrea Beretta e il milanista Luca Lucci: 10 anni a testa. Beretta, ormai ex leader della Nord e dalla fine dello scorso anno collaboratore di giustizia, era imputato per diversi reati: era al vertice dell'associazione per delinquere aggravata e finalizzata a pestaggi ed estorsioni nei vari business e ha ucciso a settembre Antonio Bellocco, pure lui nel direttivo ultrà nerazzurro e rampollo del clan di 'ndrangheta. Ha ottenuto l'attenuante prevista dalla legge sui pentiti e, tra l'altro, ha riempito verbali che hanno portato anche alla risoluzione di un cold case, l'omicidio del 2022 dello storico capo ultrà Vittorio Boiocchi. La Procura chiedeva solo un anno in meno per Beretta e i familiari della vittima avevano già protestato molto. Per loro una provvisionale di 520mila euro di risarcimento. I 10 anni per il milanista Luca Lucci, capo della Sud, sono arrivati in quanto mandante del tentato omicidio del 2019 dell'ultrà Enzo Anghinelli e per associazione per delinquere. Detto "il Toro", il leader degli ultras rossoneri in più udienze si era difeso fino a raccontare che andava ad Arcore per parlare di calcio con Berlusconi. Gli ultrà milanisti, in solidarietà a lui e agli altri, hanno organizzato un presidio non lontano dall'aula bunker a due passi dal carcere di San Vittore. Sempre 10 anni sono stati inflitti poi al vice di Lucci, Daniele Cataldo, ritenuto l'esecutore materiale del tentato omicidio di Anghinelli. Quest'ultimo si è costituito parte civile e ha ottenuto un risarcimento: "È stata fatta giustizia". Otto anni sono invece stati inflitti a Marco Ferdico, anche lui tra i leader del direttivo della Nord prima degli arresti, mentre l'unica donna imputata, Debora Turiello, che secondo l'accusa gestiva la cassa della Nord e i biglietti, è stata condannata a due anni, con pena sospesa.

Milizie private

Gli ultrà, aveva spiegato il pm, si sono mossi come "milizie private", "in rapporti, conflittuali o meno", non solo con altre tifoserie, ma pure con i club e con "le strutture statali deputate alla repressione dei reati". Rapporti "con istituzioni e con le società" che hanno generato per loro "una sorta di legittimazione". Il giudice ha riconosciuto provvisionali di risarcimento a carico degli ultras, per danni patrimoniali e di immagine, da 20mila euro per la Lega Serie A e da 50mila euro ciascuna per Inter e Milan- "La Lega di Serie A - ha spiegato un avvocato - si è schierata a fianco delle società di calcio con il precipuo fine di tutelare i valori dello sport e contribuire all'accertamento della verità". Mentre le difese hanno già annunciato i ricorsi in appello.