Live Crisi in Medio Oriente
A Gaza vengono consegnati farina e cibo ai residenti
© Shutterstock
© Shutterstock
14 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
14 ore fa
A Gaza vengono consegnati farina e cibo ai residenti
Lo riferisce "Haaretz".

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha reso noto che gli aiuti umanitari vengono distribuiti alla popolazione di Gaza. Lo riferisce "Haaretz". Secondo gli operatori sono stati consegnati ai residenti farina, cibo per bambini e attrezzature mediche. Una parte dei prodotti è stata consegnata a un ospedale da campo.

17 ore fa
Berna non firma una dichiarazione internazionale per gli aiuti a Gaza
© Shutterstock
© Shutterstock
La Svizzera condivide gran parte del contenuto del documento, che viene però ritenuto "tropo impreciso" per quanto riguarda il cosiddetto nuovo modello per la fornitura di aiuti.

La Svizzera non ha firmato una dichiarazione internazionale a favore dell'approvazione immediata di aiuti umanitari a Gaza, devastata dalla guerra. Secondo la Confederazione, alcune parti della dichiarazione erano "troppo imprecise". Tuttavia, Berna ha richiamato l'attenzione delle autorità israeliane sulle loro responsabilità. Oltre 20 Paesi hanno firmato la dichiarazione su iniziativa del Regno Unito, hanno riferito oggi i quotidiani di Tamedia. La Svizzera condivide gran parte del contenuto di questa dichiarazione. Tuttavia, per quanto riguarda il cosiddetto nuovo modello per la fornitura di aiuti a Gaza, la dichiarazione era "troppo imprecisa", ha indicato oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) all'agenzia Keystone-ATS.

Mancanza di informazioni

L'ambasciata svizzera a Tel Aviv non ha ricevuto alcuna informazione concreta dalle autorità israeliane nonostante le numerose richieste su questo modello. Senza queste informazioni, non è attualmente possibile commentare questo punto della dichiarazione. Secondo il nuovo modello, i soccorsi saranno distribuiti solo in alcune zone di Gaza controllate dall'esercito israeliano. Ciò è stato criticato dalle Nazioni Unite. Gli Stati firmatari vedono un pericolo per la popolazione e per il ruolo e l'indipendenza dell'ONU e hanno quindi richiesto un numero significativamente maggiore di aiuti a Gaza. La Svizzera ritiene inoltre che le agenzie ONU presenti a Gaza debbano poter svolgere il loro lavoro liberamente e senza ostacoli, ha aggiunto il DFAE. Israele è obbligato a rispettare il diritto internazionale umanitario. I servizi di Ignazio Cassis hanno fatto riferimento alle Convenzioni di Ginevra. Secondo il DFAE, questa settimana l'ambasciata di Tel Aviv ha comunicato chiaramente tale posizione alle autorità israeliane.

2 giorni fa
Attivisti di destra tentano di fermare i camion di aiuti per Gaza
Lo riporta il "Times of Israel".

Attivisti delle organizzazioni di destra Tzav 9 e Israeli Reservists-Generation of Victory hanno tentato di impedire ai camion degli aiuti umanitari di raggiungere Gaza, ostruendo la strada che conduce al valico merci di Kerem Shalom, all'estremità meridionale della Striscia. Lo riporta il "Times of Israel". Tzav 9, che si oppone alla fornitura di aiuti a Gaza finché Hamas continuerà a tenere in ostaggio gli israeliani, diffonde filmati di attivisti che camminano lentamente davanti ai camion per impedirne l'avanzata e di almeno un attivista che viene arrestato. La polizia afferma che un manifestante è stato arrestato per aver tentato di bloccare la strada e un altro per non aver ascoltato le istruzioni della polizia e aver ostacolato gli agenti nello svolgimento del loro dovere.

2 giorni fa
Da Berna 20 milioni per la popolazione palestinese e per l’UNRWA in Giordania, Libano e Siria
© Shutterstock
© Shutterstock
Un contributo di 9 milioni di franchi a quattro organizzazioni umanitarie che operano a favore della popolazione palestinese colpita dal conflitto nel Territorio palestinese occupato (TPO) è stato deciso oggi dal Consiglio federale. Altri 10 milioni di franchi saranno invece destinati all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente (UNRWA) per il suo programma in Giordania, Libano e Siria. Infine, 1 milione di franchi servirà ad attuare le raccomandazioni formulate nel rapporto Colonna per rafforzare l’imparzialità dell’agenzia.

Il Consiglio federale ha deciso di concedere un contributo di 9 milioni di franchi a quattro organizzazioni umanitarie che operano a favore della popolazione civile del TPO (Territorio palestinese occupato, ndr.) colpita dal conflitto. Questo contributo sarà ripartito tra il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), il Programma alimentare mondiale (PAM), l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Croce Rossa Svizzera / Mezzaluna Rossa Palestinese per le loro attività nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Il budget umanitario totale per il TPO nel 2025 ammonta attualmente a 21 milioni di franchi. Ai 9 milioni di franchi concessi oggi si aggiungono i 12 milioni di franchi già stanziati quest’anno per le organizzazioni umanitarie partner della Svizzera, tra cui il PAM, il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e alcune organizzazioni non governative (ONG) svizzere.

Sostegno ai progetti dell’UNRWA

In termini di sanità, istruzione e protezione della popolazione civile, i progetti dell’UNRWA svolgono un ruolo centrale per i 3,5 milioni di profughi palestinesi in Giordania, Libano e Siria. I 10 milioni di franchi per il 2025 proposti dal Consiglio federale sono destinati specificamente a sostenere le attività dell’UNRWA in questi tre Paesi. Il Consiglio federale ritiene inoltre necessario migliorare la governance dell’UNRWA e, in particolare, rafforzare la sua imparzialità. Per questo ha deciso di stanziare 1 milione di franchi per attuare le raccomandazioni del rapporto Colonna: un sostegno che andrà ad aggiungersi a quello di molti altri donatori. Commissionato dal segretario generale delle Nazioni Unite e pubblicato il 22 aprile 2024, il rapporto dell’ex ministra degli esteri francese Catherine Colonna contiene 50 raccomandazioni, che l’UNRWA si è impegnata ad attuare integralmente. Come deciso dal Parlamento nel dicembre del 2024, qualsiasi contributo a favore dell’UNRWA richiede la consultazione delle Commissioni della politica estera dell’Assemblea federale. Il pacchetto totale di 11 milioni di franchi per l’UNRWA sarà presentato prossimamente a tali commissioni.

Appello per il ripristino del cessate il fuoco e di un accesso umanitario senza ostacoli

Il Consiglio federale esprime la sua profonda preoccupazione per la tragedia umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, aggravata dalla persistente assenza di un accesso umanitario. Israele è tenuto a rispettare gli obblighi in materia di diritto internazionale umanitario che gli incombono in quanto potenza occupante. In particolare, deve applicare le Convenzioni di Ginevra, che sanciscono l’obbligo di approvvigionare la popolazione e di garantire un accesso rapido e senza ostacoli all’assistenza umanitaria per tutte le persone bisognose, in modo imparziale e senza discriminazioni. Il Consiglio federale chiede l’accesso umanitario immediato e senza ostacoli alla Striscia di Gaza, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e il ripristino del cessate il fuoco. Riafferma inoltre la necessità che tutte le parti in conflitto rispettino in modo rigoroso il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario.

2 giorni fa
Trump frustrato, vuole che Netanyahu concluda guerra Gaza
© Shutterstock
© Shutterstock
Secondo il sito Axios, il presidente Usa sta esercitando pressioni sul leader di Israele tramite i suoi collaboratori.

Donald Trump è frustrato dalla guerra a Gaza e sconvolto dalle immagini della sofferenza dei bambini palestinesi. Lo riporta il sito statunitense di notizie politiche Axios citando alcune fonti della Casa Bianca, secondo le quali il presidente americano ha incaricato i suoi collaboratori di riferire al premier israeliano Benjamin Netanyahu che vuole che concluda la guerra nella Striscia.

Fossato tra Trump e Netanyahu

"Il presidente è frustrato da quanto sta accadendo a Gaza. Vuole che la guerra finisca, vuole che gli ostaggi tornino a casa e vuole che inizi la ricostruzione", ha detto un funzionario della Casa Bianca. Pur negando che Trump è pronto ad abbandonare Israele e che sta esercitando una forte pressione di Netanyhu, le fonti della Casa Bianca sentite da Axios riferiscono di differenze sempre più ampie fra il presidente americano che vuole vedere la guerra finire e il premier israeliano che sta ampliando il conflitto.

3 giorni fa
Cinque tir ONU con aiuti umanitari sono entrati a Gaza
Domenica sera il premier Benyamin Netanyahu ha deciso la ripresa della distribuzione aggirando la votazione dei ministri che l'avrebbero bocciata.

L'IDF ha annunciato che cinque camion delle Nazioni Unite carichi di aiuti umanitari e cibo per bambini sono entrati nella Striscia di Gaza "dopo un accurato controllo di sicurezza" da parte del personale della Land Crossings Authority presso il Ministero della Difesa.

Un momento importante

È la prima volta che gli aiuti umanitari riprendono ad arrivare a Gaza dopo la chiusura dei valichi imposta da Israele il 2 marzo scorso. Domenica sera il premier Benyamin Netanyahu ha deciso la ripresa della distribuzione aggirando la votazione dei ministri che l'avrebbero bocciata.

5 giorni fa
L'esercito israeliano: "Iniziata l'offensiva di terra a Gaza"
Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che la scorsa settimana l'aeronautica militare ha lanciato un attacco di apertura dell'operazione Carri di Gedeone, durante il quale ha colpito più di 670 obiettivi di Hamas.

Le forze di terra dell'esercito israeliano (Idf) hanno iniziato l'operazione "Carri di Gedeone" in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le forze armate. Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che la scorsa settimana l'aeronautica militare ha lanciato un attacco di apertura dell'operazione Carri di Gedeone, durante il quale ha colpito più di 670 obiettivi di Hamas per interrompere i preparativi al combattimento e con l'obiettivo di supportare le operazioni di terra. Tra gli obiettivi attaccati c'erano depositi di armi, terroristi, una tratta sotterranea e siti di lancio di missili anticarro. Le truppe hanno eliminato decine di terroristi e sono ora dispiegate in punti chiave dentro la Striscia.

5 giorni fa
Governo Israele discute oggi su consegna di cibo a Gaza
Il governo discuterà le opzioni per impedire che la Striscia si trovi a fronteggiare una situazione di carestia.

Il gabinetto politico e di sicurezza di Israele discuterà oggi la possibilità di far arrivare cibo a Gaza in seguito alla pressione esercitata dagli Usa. Secondo fonti vicine alla questione, il governo discuterà le opzioni per impedire che la Striscia di Gaza si trovi a fronteggiare una situazione di carestia. Lo riferisce il notiziario della tv pubblica Kan.

5 giorni fa
Hamas, 'fuori servizio tutti gli ospedali pubblici nel nord'
Lo ha dichiarato il ministero della Sanità della Striscia di Gaza.

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllato da Hamas ha affermato che tutti gli ospedali pubblici nel nord del territorio sono attualmente "fuori servizio", dopo l'assedio dell'ospedale indonesiano da parte delle forze israeliane. "L'occupazione israeliana ha intensificato l'assedio con un intenso fuoco intorno all'ospedale indonesiano e alle sue vicinanze, impedendo l'arrivo di pazienti, personale medico e forniture, costringendo di fatto l'ospedale a chiudere", ha dichiarato il ministero. "Tutti gli ospedali pubblici nel governatorato di Gaza settentrionale sono ora fuori servizio", ha aggiunto.

6 giorni fa
Intensificati i bombardamenti contro Hamas
L'idf afferma che non si fermerà finché gli ostaggi non torneranno a casa e Hamas verrà smantellato.

In un post pubblicato su X, il portavoce in lingua araba dell'Idf ha dichiarato che l'esercito sta aumentando la pressione militare su Hamas "dal cuore di Rafah e alle porte di Khan Younis". "Stiamo esercitando enormi pressioni su Hamas, da nord a sud, da sottoterra e dal cielo, e anche fuori dalla Striscia", si legge nel post. Il portavoce ha aggiunto che "ogni luogo utilizzato da Hamas per scopi terroristici sarà trattato come l'area di Morag", riferendosi al corridoio strategico nel sud della Striscia di Gaza che l'Idf ha conquistato nelle scorse settimane. "Non ci fermeremo finché non riporteremo a casa gli ostaggi e non smantelleremo il regime terroristico di Hamas", conclude il messaggio.

6 giorni fa
Raid israeliani a sud e al centro della Striscia, 10 vittime
Lo riferiscono i media palestinese e la Protezione civile di Gaza.

Secondo i media palestinesi e la Protezione civile di Gaza sono una decina finora le vittime dell'offensiva israeliana nella Striscia. Due persone sono rimaste uccise in attacchi di droni israeliani nei pressi dell'Università islamica nella zona di Ma'an, a est di Khan Younis. Altre vittime ad Al-Fakhari, a est di Khan Younis, Al-Qarara e Khuza'a, a nord della città. Cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina e una donna incinta vicino alle Torri Taiba a ovest della città. Altri sono rimasti feriti in attacchi aerei effettuati da elicotteri vicino all'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.

6 giorni fa
Blindati dell'Idf avanzano nella Striscia centrale
Stando ad Al Jazeera veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah.

I media palestinesi riferiscono che veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura: lo riporta Al Jazeera. Il fuoco di artiglieria dell'Esercito israeliano (Idf) sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah. Forti esplosioni sono state udite inoltre nella zona al-Qarara di Khan Younis, a sud della Striscia.

6 giorni fa
Nuova offensiva di Israele
L'obiettivo è di conquistare aree strategiche in Palestina.

L'Idf - le forze armate israeliane - ha lanciato nelle prime ore di oggi una mega nuova offensiva nella Striscia di Gaza, denominata "I carri di Gedeone", con l'obiettivo di ''conquistare aree strategiche'' dell'enclave palestinese. Lo si legge in una nota dell'esercito israeliano che ricorda di voler raggiungere ''tutti gli obiettivi della guerra a Gaza, tra cui il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas". L'esercito aggiunge che ''le truppe dell'Idf nel Comando Meridionale continueranno a operare per proteggere i cittadini israeliani e realizzare gli obiettivi della guerra".

Secondo i funzionari israeliani, l'offensiva dei Carri di Gedeone mira a "conquistare" Gaza e mantenere il territorio, spostare la popolazione civile palestinese verso il sud della Striscia, attaccare Hamas, e impedire al gruppo di prendere il controllo delle forniture di aiuti umanitari.

6 giorni fa
Almeno 115 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Lo riporta Al Jazeera all'indomani della nuova offensiva di Israele.

Almeno 115 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di ieri in seguito agli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera all'indomani dell'avvio - la notte scorsa - della nuova offensiva con raid su vasta scala sul territorio. Secondo l'emittente tv, almeno 370 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani da domenica scorsa.

8 giorni fa
Trump: "Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà"
Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel.

"Stiamo lavorando duramente a Gaza. Gaza è stata un territorio di morte e distruzione", ma gli Stati Uniti interverranno e diventerà una "zona di libertà". Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che "bisognerà occuparsi di Hamas". Lo riporta il Times of Israel. Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che il 7 ottobre è stato "uno dei peggiori giorni nella storia del mondo, non solo in questa regione". "Stiamo affrontando Hamas, l'Iran e gli Houthi e credo che sia stato un grande successo", afferma, riferendosi agli attacchi degli Stati Uniti contro il gruppo yemenita sostenuto dall'Iran.

"Se serve siamo pronti a riprendere l'offensiva contro gli Houthi"

Trump ha anche avvertito che gli Stati Uniti "possono riprendere la loro offensiva" contro gli Houthi nel caso le milizie yemenite riprendessero i loro attacchi. "Ci siamo accordati con gli Houthi e credo che questo sia stato un grande successo. Ma forse domani verrà sferrato un attacco, e in quel caso torneremmo all'offensiva", ha aggiunto.

10 giorni fa
Netanyahu: "Entreremo con forza a Gaza nei prossimi giorni"
Il premier dello Stato ebraico "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra".

L'esercito israeliano entrerà a Gaza "con tutta la sua forza" nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra". "Nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l'operazione e sconfiggere Hamas", ha detto Netanyahu durante un incontro con i riservisti che si è svolto ieri. "Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra. Un cessate il fuoco temporaneo potrebbe verificarsi, ma andremo fino in fondo", ha aggiunto, secondo una nota dell'ufficio del primo ministro.

10 giorni fa
L'Unrwa contro Israele: "Usa la fame come arma di guerra"
Lo ha affermato il numero uno dell'agenzia delle Nazioni Unite in un'intervista alla Bbc.

L'Onu accusa Israele di usare la fame nella Striscia di Gaza palestinese come "un'arma di guerra". A rilanciare la denuncia è il numero uno dell'Unrwa, l'agenzia che assiste profughi e civili palestinesi, intervistato in visita a Londra dalla Bbc. "Non ho più parole per descrivere la miseria e la tragedia della gente di Gaza, che da due mesi non riceve più alcun aiuto", ha detto Philippe Lazzarini. "La fame dilaga, le persone sono allo stremo, possiamo aspettarci che dalle prossime settimane la gente muoia più per la mancanza di cibo che per i bombardamenti", ha aggiunto, evocando uno stop "agli aiuti umanitari usato come arma di guerra".

10 giorni fa
La Croce Rossa ha preso in consegna da Hamas un nuovo ostaggio
Si tratta di un israelo-americano di 21 anni, soldato dell'esercito israeliano.

Hamas ha consegnato agli operatori della Croce Rossa l'ostaggio con cittadinanza americana e israeliana Edan Alexander, 21 anni, a nord della città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. È il primo soldato delle Forze di difesa israeliane (Idf), maschio e in vita, rapito il 7 ottobre 2023, ad essere liberato.

11 giorni fa
Hamas, "rilasciamo l'ostaggio USA Edan Alexander"
L'annuncio è ufficiale e arriva in seguito alle trattative con gli Stati Uniti avvenute nei giorni scorsi.

Hamas ha annunciato ufficialmente che rilascerà il rapito israelo-americano Edan Alexander, in seguito alle trattative con gli Stati Uniti avvenute nei giorni scorsi. L'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff ha informato i genitori del giovane. Il rilascio dell'ultimo rapito ancora in vita con cittadinanza americana sarebbe un omaggio da parte dell'organizzazione terroristica all'arrivo del presidente Donald Trump in Medio Oriente.

11 giorni fa
Netanyahu, "Hamas forse rilascia rapito USA in omaggio a Trump"
Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano durante una discussione riservata presso la Commissione degli affari esteri e sicurezza della Knesset.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato in una discussione riservata presso la Commissione affari esteri e sicurezza della Knesset che non si può escludere che Hamas rilasci l'ostaggio israelo-americano Idan Alexander nei prossimi giorni come omaggio al presidente degli Stati Uniti Donald Trump in visita in Medio Oriente.

CARICA ALTRI
I tag di questo articolo