
I tempi per l'operazione di salvataggio si accorciano e i 33 minatori intrappolati a San Josè sono oggi "felici": lo ha reso noto il ministro cileno delle risorse minerarie, Laurence Golborne, che ha anticipato "alla seconda metà di ottobre" i tempi previsti per tirar fuori dal giacimento i 33. L'ottimismo che ha permesso di rivedere le stime è il risultato "dei lavori fatti questi giorni con la nostra squadra tecnica", ha detto ai giornalisti presenti a San Josè Golborne, che finora indicava "nei primi giorni di novembre" il 'd day' per cercare di tirar fuori il gruppo. Il ministro ha tra l'altro sottolineato i passi avanti fatti dalle tre gigantesche trivelle che ormai da giorni scavano il terreno per raggiungere la quota necessaria al salvataggio delle persone da quasi due mesi intrappolate a 700 metri di profondità. La perforatrice T-130, al centro del 'piano B' del salvataggio, ha oggi scavato 33 metri, e si trova quindi a quota -372 metri, di questa seconda fase dei lavori, con il quale i tecnici stanno allargando il tunnel già scavato per giungere al diametro necessario (circa 70 centimetri) che dovrebbe permettere la risalita tramite una capsula dei minatori. Proprio quest'ultima perforatrice, rilevano i tecnici di Santiago, è quella che ha finora scavato più in profondità in rapporto a quanto fatto invece dalle altre due mega-trivelle in azione a San Josè. . ATS
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