
Primo rivoluzionario intervento di chirurgia robotica a 11'000 chilometri di distanza tra chirurgo e paziente: l'operazione di prostectomia, condotta addirittura tra due continenti - America ed Africa - è stata un successo completo.
Un intervento che unisce l'Angola e gli Usa
Il malato residente in Africa, Fernando da Silva, 67 anni, diagnosticato con tumore della prostata a marzo, è stato sottoposto all'intervento il 14 giugno nella sala operatoria di un ospedale in Angola: ad operarlo tramite un braccio robotico è stato dall'altra parte dell'oceano, ad Orlando in Florida, Vipul Patel, direttore del "Global Robotic Institute of Advent Health". L'intervento è parte di una sperimentazione sulla tele-chirurgia robotica a distanza approvata dalla Food and drug administration, l'agenzia sanitaria statunitense. Patel ha spiegato che un team chirurgico era stato inviato da Orlando ed era presente nella sala operatoria con Da Silva, pronto ad intervenire se qualcosa non avesse funzionato con il braccio robotico. Ma non c'è stato bisogno ed il paziente è già tornato a casa.
"Un salto immenso per la cura dei pazienti"
"Per due anni abbiamo cercato le tecnologie adatte ad interventi simili, che avranno implicazioni enormi dal punto di vista umanitario - ha dichiarato Patel che ha una vastissima esperienza di chirurgia robotica - e per la prima volta ci siamo riusciti a distanza utilizzando cavi di fibra ottica". "Quello che abbiamo fatto è un piccolo passo per un chirurgo, ma è un salto immenso per la cura di pazienti in aree povere e svantaggiate".