Estero
“Cessate il fuoco forse dopo vittoria nel Donbass”
Redazione
3 anni fa
Per lo storico militare Phillips O’Brien, l’obiettivo della Russia potrebbe ora limitarsi al solo Donbass. “La Russia non può conquistare l’Ucraina”

Prevedere quando finirà la guerra in Ucraina è estremamente difficile. Phillips O’Brien, storico militare americano basato all’Università di St. Andrews in Scozia, ritiene però verosimile che la Russia abbia rivisto al ribasso le sue mire sull’ex repubblica sovietica. Per l’accademico, intervistato dalla SonntagsZeitung, Mosca potrebbe ora cercare di avanzare il più possibile nel Donbass, per poi dichiarare vittoria e ordinare il cessate il fuoco.

La dinamica potrebbe quindi essere la seguente: “Occupano il Donbass, offrono un cessate il fuoco e cercano così di porre fine alla guerra e di liberarsi di alcune sanzioni”. Poi, una volta dichiarata la “vittoria” nel Donbass, terranno “alcuni falsi referendum”, il cui risultato sarà la volontà dei territori occupati di unirsi alla Russia.

“Come la Prima guerra mondiale”
In ogni caso, secondo lo storico, all’esercito russo non restano molte opzioni. In generale, afferma al domenicale svizzero-tedesco, l’attività di combattimento in Ucraina sta diminuendo e le truppe russe non potrebbero più prendere parte a una guerra di lunga durata. Per O’Brien, l’esercito russo resta molto scoordinato. La gestione russa dell’invasione “ricorda la Prima guerra mondiale” ed è molto “inefficace”. A causa delle elevate perdite di materiale bellico, i russi “non hanno semplicemente la possibilità di avanzare rapidamente”.

Conquista dell’Ucraina impossibile
“La Russia non può conquistare l’Ucraina. I primi tre mesi di guerra lo hanno dimostrato”, commenta categorico O’Brien. “Questa è già una vittoria per l’Ucraina”. “Qualunque cosa accada”, il Paese rimarrà “uno Stato intatto”.

Ma gli ucraini andrebbero avanti
Se lo scenario ipotizzato dallo storico americano si concretizzasse, non è detto che l’Ucraina accetterebbe di riporre le armi. Anzi: “Finché Kiev sentirà di ricevere il sostegno di cui ha bisogno – commenta O’Brien – finché gli ucraini potranno continuare a costruire le loro forze armate, è molto improbabile che accettino un cessate il fuoco offerto dalla Russia. A giusta ragione. Dopotutto, perderebbero il 20% del loro Paese”.

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