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"C'è la voglia di vendetta di Trump dietro le incriminazioni dei suoi nemici"
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Ats
10 ore fa
Lo ha detto il capo dello staff della Casa Bianca, Susie Wiles, aggiungendo che il tycoon ha "la personalità di un alcolizzato".

Il desiderio di vendetta di Donald Trump ha in parte alimentato le incriminazioni e i procedimenti giudiziari avviati contro i suoi nemici politici. Ad ammetterlo è Susie Wiles, il capo dello staff della Casa Bianca, in un'intervista a Vanity Fair durante la quale si è soffermata anche sulla descrizione dello staff del presidente.

Le impressioni

Il tycoon - ha detto Wiles - ha "la personalità di un alcolizzato", il vicepresidente JD Vance è stato un "teorico della cospirazione per un decennio" e la sua conversione politica da critico di Trump a suo sostenitore è stata dovuta in parte a motivi politici, visto che si stava candidando al Senato. Elon Musk è un "consumatore dichiarato di ketamina", le cui azioni non sono state sempre "razionali" e in molti casi - ha spiegato - l'hanno lasciata "sbigottita". Il direttore del bilancio Russell Vought è un "fanatico di destra senza compromessi", mentre la ministra della giustizia Pam Bondi ha "completamento fallito" nella gestione dei documenti relativi a Jeffrey Epstein.

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