
L'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista Hezbollah ha affermato di avere il diritto di difendersi da Israele e ha respinto la prospettiva di qualsiasi negoziato politico tra il Libano e il suo vicino meridionale. La dichiarazione è arrivata dopo che Israele ha avvertito che potrebbe intensificare le operazioni in Libano contro Hezbollah, con il primo ministro Benyamin Netanyahu che lo accusa di riarmo. "Riaffermiamo il nostro legittimo diritto (...) a difenderci da un nemico che impone la guerra al nostro paese e non cessa i suoi attacchi", ha indicato Hezbollah, respingendo "qualsiasi negoziato politico" tra Libano e Israele.
Idf pronto all'offensiva contro Hezbollah
Intanto, stando al canale televisivo israeliano Channel 12 (Keshet 12), Israele si starebbe proprio preparando all'eventualità di essere chiamato a un altro round di scontri contro Hezbollah. L'emittente ricorda che ieri, stando a proprie informazioni, l'esercito (Idf) si stava preparando a un'azione in Libano con l'obiettivo di indebolire l'organizzazione terroristica e indurla, insieme al governo libanese, a firmare un accordo stabile con Israele. L'Idf si sta preparando all'eventualità di entrare presto in combattimento. "Esistono già dei piani", hanno dichiarato alti funzionari israeliani prima della riunione del gabinetto politico di sicurezza prevista oggi alle 18.00, le 17.00 in Svizzera. Sempre secondo la testata israeliana, la nuova mossa è stata elaborata in dialogo e coordinamento con gli Stati Uniti. Gli americani hanno trasmesso un messaggio chiaro ai libanesi: raggiungere un accordo e disarmare Hezbollah. Senza una soluzione del genere, gli Stati Uniti sosterrebbero un'azione militare israeliana. Solo una settimana fa, l'inviato statunitense Tom Barak aveva chiarito: "Il Libano non ha tempo, deve disarmarsi rapidamente".

