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Cassis alla Conferenza dell'italofonia: "Nuovi confini dell'italianità"
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Ats
7 ore fa
"La Svizzera senza l'Italia, senza la lingua italiana, l'italofonia nel suo interno, non potrebbe essere la Svizzera", così il direttore del Dipartimento federale degli affari esteri commenta l'importanza dell'italiano nel mondo in occasione della Conferenza dell'italofonia a Roma.

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha partecipato oggi alla prima Conferenza dell'italofonia, svoltasi a Roma. L'evento ha riunito Paesi e comunità legate dalla lingua italiana e ha visto l'adozione della Dichiarazione istitutiva della nuova Comunità dell'italofonia.

"La Svizzera senza la lingua italiana, non potrebbe essere la Svizzera"

"La Svizzera senza l'Italia, senza la lingua italiana, l'italofonia nel suo interno, non potrebbe essere la Svizzera", ha detto Cassis in un punto stampa prima dell'inizio della Conferenza. "Ci sarebbe uno scontro costante tra tedescofoni e francofoni". "Questa triangolazione, queste tre lingue ufficiali, tedesco, francese e italiano, definiscono il Paese di cui io sono membro del governo", ha aggiunto. La Conferenza, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano in collaborazione con la Società Dante Alighieri, ha riunito rappresentanti di Paesi in cui l'italiano è lingua ufficiale o minoranza storica, nonché di Stati e comunità che condividono un legame vivo con la lingua e la cultura italiana. La Comunità italofona creata ha lo scopo di promuovere il dialogo, la cooperazione internazionale e gli scambi culturali, scientifici ed economici tra i partecipanti.

La nuova Comunità

"Oggi disegniamo i confini di una nuova casa: la casa dell'italianità. L'auspicio è che la Comunità italofona oggi fondata possa crescere ed essere veicolo ulteriore di dialogo e vicinanza", ha detto Cassis, secondo quanto comunicato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). "Abbiamo bisogno di radici, e l'italiano è una radice imprescindibile del continente europeo. L'Europa deve essere forte e fiera della propria identità per potersi affermare nel mondo", ha detto ancora il "ministro", giunto a Roma su invito del vicepresidente del Consiglio dei ministri italiano Antonio Tajani.