
In seguito al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza i partner locali di Caritas Svizzera possono nuovamente fornire alla popolazione un maggior numero di aiuti. Caritas sta quindi aumentando gli aiuti di emergenza di altri 150 mila franchi. Tra le altre cose, sono state distribuite 10 mila confezioni di alimenti per bambini, come spiega l'organizzazione in una nota.
Un sostegno necessario
Nonostante il cessate il fuoco, "la situazione umanitaria rimane infatti estremamente tesa: neonati e bambini soffrono di denutrizione, i rifugi di emergenza sono sovraffollati e le condizioni igieniche sono precarie". Le infrastrutture sono in gran parte ridotte in macerie, l'elettricità e l'acqua sono disponibili solo sporadicamente e i mezzi di sussistenza sono stati distrutti. "Il cessate il fuoco porta speranza, ma non rappresenta ancora una soluzione duratura", afferma Peter Lack, direttore di Caritas Svizzera. "Ciò che serve ora sono consegne di aiuti continue e senza restrizioni, e questo per i mesi a venire." L'accesso è attualmente ancora limitato: "I nostri partner riferiscono che i trasporti rimangono difficili a causa delle strade distrutte, delle macerie e dei controlli militari".
L'appello a Berna
Caritas Svizzera fa appello alle donazioni per mantenere ed espandere gli aiuti sul posto. Dopo due anni di guerra crudele, "è dovere umanitario della comunità internazionale - e della Svizzera - sostenere la popolazione della Striscia di Gaza in modo rapido ed efficace". Oltre alle misure di sostegno già in atto da due anni, Caritas Svizzera sta preparando i prossimi passi per essere in grado di fornire aiuti umanitari a medio e lungo termine. Chiede inoltre al Consiglio federale "di assumersi le proprie responsabilità e di aumentare in modo significativo il sostegno umanitario alla popolazione civile. Dopo i contributi già versati nel settembre 2024 e nel maggio 2025, la Svizzera deve fornire rapidamente altri 10 milioni di franchi".