
La caccia all'uomo di un predicatore radicale sikh in India è entrata oggi nel suo secondo giorno, dopo che le autorità hanno chiuso la rete internet mobile in tutto lo stato del Punjab e hanno arrestato 78 dei suoi sostenitori.
Irruzione in una stazione di polizia
Amritpal Singh è salito agli onori della cronaca negli ultimi mesi chiedendo la creazione di un Khalistan, una patria separata per i Sikh, e con la sua rigida interpretazione del sikhismo nei comizi nelle zone rurali dello Stato settentrionale indiano, che ospita circa 30 milioni di persone. Il mese scorso Singh, 30 anni, e i suoi sostenitori armati di spade, coltelli e pistole hanno fatto irruzione in una stazione di polizia dopo che uno dei suoi aiutanti era stato arrestato per presunta aggressione e tentato rapimento. L'incursione diurna alla periferia di Amritsar - sede del più sacro santuario sikh, il Tempio d'Oro - ha provocato diversi feriti tra i poliziotti e ha aumentato la pressione sulle autorità, che hanno iniziato la caccia all'uomo.
Interruzione internet fino a domani
Dopo l'inizio dell'operazione, ieri, la polizia del Punjab ha twittato che 78 suoi seguaci sono stati arrestati in quello che è stato descritto come un "mega giro di vite". Oggi c'è un grande dispiegamento di forze soprattutto nelle zone rurali del Punjab e intorno al villaggio di Singh, Jallupur Khera, hanno riferito i media locali. La "caccia all'uomo" è in corso e la situazione generale "è sotto controllo. I cittadini sono pregati di non credere alle voci", ha annunciato la polizia. Secondo i media locali, il governo del Punjab ha ordinato l'interruzione della connessione a Internet mobile fino a mezzogiorno di domani.