
La caccia al ladro è cominciata. All'indomani dello spettacolare colpo al museo del Louvre, la polizia è sulle tracce dei quattro malviventi fuggiti con otto "gioielli della corona di Francia". In cima ai sospetti per il furto con bottino dal valore inestimabile, compiuto in pieno giorno nel più grande museo del mondo, vi è la criminalità organizzata.
"Tutti i francesi hanno l'impressione di essere stati svaligiati"
Esplode anche la polemica politica e riprende il dibattito dei mesi scorsi sulla sicurezza dei musei francesi, che presentano "una grande vulnerabilità", come ha ammesso il ministro dell'Interno, Laurent Nuñez. Quanto al ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, questa mattina ai microfoni di France Inter ha affermato: "Penso che stamattina tutti i francesi abbiano un po' l'impressione di essere stati svaligiati". "Abbiamo fallito - ha continuato -. I ladri sono stati in grado di mettere un montacarichi sulla strada, far salire delle persone in qualche minuto e portare via gioielli inestimabili, dando un'immagine deplorevole della Francia". Il furto - secondo Nuñez - è opera di "professionisti" dello scasso, che potrebbero essere "stranieri", e forse noti per colpi del genere.
Museo chiuso
Per il ministero della Cultura, grazie all'intervento degli agenti del museo, "i malfattori sono stati messi in fuga e hanno lasciato sul posto le loro attrezzature". I gioielli rubati, secondo gli esperti, sono difficili se non impossibili da rivendere sul mercato e potrebbero aver agito su commissione o potrebbero essere intenzionati a venire in possesso di pietre preziose "per un'operazione di riciclaggio". Intanto il Louvre resterà chiuso anche oggi nonostante, dopo il furto di gioielli di ieri, era previsto che riaprisse oggi .