Estero
Bombe sull’Azot, “qui si decide la sorte del Donbass”
Redazione
3 anni fa

L’assalto all’Azot è cominciato. Come avvenuto per quasi tre mesi nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, anche la fabbrica chimica di Severodonetsk rappresenta l’ultimo baluardo di una città ormai di fatto in mani russe. Per prenderne il controllo, costringendo le persone barricate a uscirne, la strategia di Mosca punta di nuovo sui bombardamenti a tappeto. Nella struttura restano rifugiati circa 800 civili - 600 residenti nei bunker e 200 dipendenti rimasti per disinnescare potenziali disastri ambientali, in un impianto che ha sospeso la produzione ma resta pieno di sostanze pericolose -, accanto a cui, secondo i filorussi, si sarebbero nascosti anche alcune unità di soldati ucraini in ritirata.

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