
L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ammesso davanti ai magistrati di aver tentato di manomettere da solo il braccialetto elettronico durante una "crisi notturna", causata, a suo dire, dall'interazione tra due farmaci prescritti da medici diversi: pregabalina e sertralina. Lo riferisce un documento diffuso dal sito brasiliano Metropoles, redatto dalla giudice ausiliaria della Corte Suprema che oggi ha raccolto la sua testimonianza.
Paranoia e allucinazioni
L'ex presidente ha spiegato di aver vissuto "una certa paranoia" tra venerdì e sabato, con sonno "a intermittenza", fino a convincersi che il braccialetto fosse dotato di microspie. Per questo motivo avrebbe preso una saldatrice per ferro e iniziato ad "aprire la parte superiore del dispositivo". Bolsonaro ha dichiarato di essersi fermato verso mezzanotte, "ritornando in sé", e di aver immediatamente avvisato gli agenti di custodia, precisando inoltre che al momento del fatto in casa erano presenti la figlia, il fratello maggiore e un collaboratore, ma che nessuno di loro si sarebbe accorto della manomissione perché stavano dormendo. L'ex presidente ha precisato di non ricordare episodi simili in passato e di aver iniziato una delle terapie farmacologiche solo quattro giorni prima dell'arresto di ieri.
