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Biden ringrazia anche la Svizzera per la liberazione di americani dall'Iran
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Il presidente Usa ha ringraziato i Paesi che hanno interceduto presso le autorità iraniane per la liberazione di cinque cittadini americani.

"Sono grato ai nostri partner in patria e all'estero per gli infaticabili sforzi per ottenere questo risultato, compresi i governi di Qatar, Oman, Svizzera e Corea del Sud". Così Joe Biden ringrazia il ruolo svolto dai Paesi alleati per la liberazione dei cinque americani imprigionati in Iran, esprimendo "un ringraziamento speciale per l'Emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad, e il sultano di Oman, Haitham bin Tariq, che entrambi hanno facilitato questo accordo durante i lunghi mesi di difficili negoziati della diplomazia americana ispirata a principi".

"Non andate in Iran"

Infine, Biden ha "ricordato ancora una volta a tutti gli americani" che corrono "gravi rischi se viaggiano in Iran", come da tempo viene ribadito al Dipartimento di Stato che invita a non recarsi nel Paese per il rischio di "rapimenti, arresti e detenzioni arbitrarie". "Tutti gli americani dovrebbero ascoltare queste parole e non aspettarsi di ottenere di essere rilasciati nel caso che non lo facciano", conclude il presidente statunitense.

"Le sanzioni non finiscono"

"Continueremo a imporre costi all'Iran per le sue azioni provocatorie nella regione", ha dichiarato Biden, annunciando nuove sanzioni contro Teheran dopo lo scambio di prigionieri. "Si riuniranno presto ai loro cari, dopo aver sopportato anni di agonia, incertezza e sofferenza", scrive il presidente statunitense. "Mentre celebriamo il ritorno di questi americani, ricordiamo anche coloro che non sono tornati", aggiunge Biden chiedendo al regime di Teheran di fornire un "resoconto completo di quanto accaduto a Bob Levinson. La sua famiglia merita risposte".