
Circa 5'000 persone si sono radunate al Moll de la Fusta di Barcellona, il porto di imbarcazioni civili alla fine della Rambla, dove sono stati organizzati tre giorni di festeggiamenti per accompagnare la partenza delle barche che tenteranno di raggiungere Gaza al fine di forzare il blocco navale di Israele, creando un corridoio umanitario per portare aiuti nella Striscia. Venti imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono salpate da Barcellona per Gaza con circa 300 attivisti a bordo, tra cui esponenti politici e personalità internazionali quali l'attivista svedese Greta Thunberg e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau. Lo riporta l'agenzia Efe. Gli organizzatori hanno definito questo evento come "la più grande missione umanitaria della storia".
Presenza di attivisti di spicco
Oggi si sono presentati molti personaggi di spicco nell'ambito dell'attivisimo. Eccone alcuni: Thiago Ávila (attivista brasiliano), la politica Ione Belarra e Irene Montero (due attiviste femministe per i diritti umani spagnole), Oriol Junqueras (un politico catalano), l'attore irlandese Liam Cunningham e Saif AbuKeshek. Quest'ultimo, è protagonista di una lunga traiettoria nell’attivismo pro-palestinese in Spagna.
Musica, attività e solidarietà
I tre giorni di accompagnamento alla Sumud Flotilla sono stati caratterizzati da musica e attività (anche per famiglie). Si poteva bere, mangiare e sono anche arrivati dei cantanti come Macaco e Bob Vylan. Arrivato il momento della partenza, persone di ogni età hanno iniziato a cantare ed applaudire guardando le imbarcazioni che salpavano. C'è inoltre stata una grandissima participazione di piccole imbarcazioni private con bandiere della Palestina per dimostrare pieno sostegno. Il perimetro era circondato da polizia da tutte le parti, che garantiva la sicurezza.
Il 4 settembre partiranno altre navi
Quelle dalla città spagnola, insieme alle navi con 300 tonnellate di aiuti partite da Genova, sono le prime imbarcazioni che hanno levato l'ancora per la missione di Global Sumud verso Gaza: il 4 settembre altre navi, con una delegazione svizzera, partiranno da Tunisia, Grecia e Sicilia e tutte si incontreranno in acque internazionali, dove proseguiranno il loro viaggio per arrivare sulle coste della Striscia a metà settembre.
In totale, la flotta conterà circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa e 500 tra attivisti, politici e volontari da 44 Paesi. "Questa sarà la più grande missione di solidarietà della storia, con più persone e più imbarcazioni di tutti i tentativi precedenti messi insieme", ha dichiarato la scorsa settimana l'attivista brasiliano Thiago Avila.
Israele ha già bloccato due tentativi di forzare il blocco navale dall'inzio della guerra
A giugno, 12 attivisti a bordo della barca a vela Madleen sono stati intercettati dalle forze israeliane a 185 chilometri a ovest di Gaza. I suoi passeggeri, tra cui Thunberg, sono stati arrestati e infine espulsi. A luglio, 21 attivisti provenienti da 10 Paesi sono stati intercettati mentre cercavano di avvicinarsi a Gaza a bordo di un'altra imbarcazione, l'Handala. E se si guarda ancora indietro, dall'inizio del blocco navale imposto da Israele nel 2007, la lista di incidenti si allunga.
Una missione legale secondo il diritto internazionale
Di fronte a questo quadro, la nuova missione umanitaria diretta a Gaza promette di portare nuove tensioni tra lo Stato ebraico e la comunità internazionale, mentre cresce la condanna per la crisi umanitaria sempre più profonda nella Striscia, aggravata dalla nuova offensiva della Forza di difesa israeliana (Idf) per la conquista di Gaza City. "Sappiamo che questa è una missione legale secondo il diritto internazionale", ha rivendicato la parlamentare portoghese Mariana Mortagua, che si è unita alla missione. Difficile immaginare che questo principio basterà a evitare la rappresaglia di Israele.