Estero
Bandiere a mezz'asta in segno di lutto in tutta Australia
© X Anthony Albanese
© X Anthony Albanese
Il primo ministro australiano Anthony Albanese rende omaggio alle vittime della sparatoria di massa a Bondi Beach e si dice pronto a inasprire la legge sulle armi.

Bandiere a mezz'asta in Australia in segno di lutto per le 15 persone uccise nella sparatoria di massa a Bondi Beach. Lo ha dichiarato il primo ministro australiano Anthony Albanese. "Oggi le bandiere sventoleranno a mezz'asta in tutto il Paese per rendere omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita e a tutti i feriti", ha detto Albanese. Tra le 15 vittime, anche un rabbino e una bambina. Decine i feriti, tra i quali due poliziotti in modo grave.

Leggi più severe contro le armi

Il primo ministro australiano si è detto anche favorevole a una legislazione più severa sulle armi, che potrebbe tra le altre cose prevedere di limitare il numero di armi che ciascuna persona può possedere legalmente. “Il Governo è pronto a prendere tutte le misure necessarie, in particolare la necessità di leggi più severe sulle armi da fuoco”, ha dichiarato Albanese. “Quello che abbiamo visto ieri è stato un atto puramente malvagio, antisemita e terroristico sulle nostre coste”.

Gli attentatori padre e figlio

Gli attentatori erano padre e figlio di 50 e 24 anni. Il primo è stato ucciso dalla polizia, l'altro è ricoverato in condizioni critiche. Hanno usato fucili e ordigni artigianali. Il padre aveva il porto d'armi e ne possedeva sei. La polizia ha sequestrato quattro armi sul luogo dell'attacco e due in case legate agli attentatori. Nelle vicinanze della spiaggia è stata trovata anche un'automobile dove c'erano degli esplosivi artigianali. I servizi di sicurezza interni (ASIO) australiani hanno schedato il figlio nel 2019 perché vicino a persone considerate potenzialmente pericolose, ma non consideravano lui come una potenziale minaccia.

Netanyahu accusa l'Australia

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu accusa l'Australia di aver "gettato benzina sul fuoco dell'antisemitismo" con il riconoscimento dello Stato di Palestina.