
Papa Leone XIV e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si sono affacciati insieme dal balcone delle Ville pontificie di Castel Gandolfo per salutare con un gesto della mano la folla raccoltasi sotto l'ingresso. Il presidente ucraino è arrivato intorno alle 13:30. Nel frattempo la commissaria presidenziale russa per i diritti umani, Tatyana Moskalkova, ha detto di avere inviato una lettera al Pontefice per chiedere l'assistenza del Vaticano per il ritorno di 30 cittadini russi prelevati dalle truppe di Kiev dalla regione russa di Kursk che attualmente sono tenuti in quella ucraina confinante di Sumy. Il Vaticano si è inoltre detto disponibile ad ospitare i rappresentanti di Russia e Ucraina per i negoziati di pace.
La notizia dell'appello coincide con il colloquio a Castel Gandolfo tra Papa Leone XIV e il presidente ucraino, incentrato tra l'altro sul ritorno dei bambini ucraini che le autorità di Kiev accusano Mosca di avere deportato in Russia. Da parte loro i russi respingono le accuse, affermando che i minori sono stati evacuati da zone di combattimento per essere sottratti al pericolo e che vengono restituiti ai genitori o ai tutori legali quando questi vengono rintracciati. "Oggi - ha detto Moskalkova, citata dall'agenzia Tass - 30 persone sono a Sumy. Abbiamo appena parlato con il Comitato internazionale della Croce Rossa per assicurarci che ricevano tutti gli aiuti umanitari necessari, che ricevano cibo, vestiti adeguati, forniture mediche. E il Comitato internazionale della Croce Rossa li visita. Sono in corso negoziati per il loro ritorno in patria".
La richiesta di assistenza
La commissaria russa ha aggiunto di avere inviato una lettera a Leone XIV con "una richiesta di assistenza" per risolvere il problema, che "contraddice ogni norma e morale". La stessa richiesta è stata inviata da Mosca alle Nazioni Unite e all''Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Sia la Santa Sede sia queste organizzazioni "hanno accettato l'appello e hanno detto che faranno del loro meglio" parlandone a Zelensky, ha concluso Moskalkova.
Tutto pronto per l'Urc 2025
Intanto, nella capitale italiana è stato imposto un divieto di sorvolo, l'area è stata cinturata e bonificata e nessuna manifestazione è consentita: questo il piano di sicurezza della questura di Roma per l'Ukraine Recovery Conference 2025. Una vera e propria "città congressuale" sarà allestita nelle prossime ore nel cuore del quartiere Eur, con l'interessamento di un perimetro esteso intorno al Centro Congressi La Nuvola, che ospiterà l'appuntamento internazionale. All'evento - giovedì e venerdì - prenderà parte il presidente Zelensky, nonché 9 capi di Stato, 6 primi ministri e 36 ministri. Al piano operativo concorreranno le forze di polizia, i vigili del Fuoco e l'Ares 118. Sono attesi la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e, in occasione dell'evento conviviale in programma nella serata di domani, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Gli ospiti attesi
Tra gli ospiti dell'evento figurano circa 4'000 contractors, ossia esponenti del mondo dell'imprenditoria provenienti da tutto il mondo, ai quali saranno affidate le sessioni di lavoro per lo più incentrate nella giornata dell'11 luglio. Il punto è stato fatto nella mattinata odierna nel corso del tavolo tecnico tenuto dal questore di Roma, Roberto Massucci, anche alla presenza di rappresentanti del ministero degli Esteri italiano, dopo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto ieri dal prefetto Lamberto Giannini.
Il piano di sicurezza
Per le esigenze di sicurezza sarà cinturata un'area compresa all'interno della quale l'accesso sarà consentito solo ai residenti o a chi, per motivi di lavoro non procrastinabili, esibirà un titolo idoneo, e comunque solo dopo essere stato sottoposto ai controlli a cura degli operatori di polizia che saranno impegnati a presidio dei singoli varchi. All'interno dell'area, che sarà transennata sin dalle prime ore della mattina, non saranno consentite attività non compatibili con la natura del rischio dell'evento istituzionale e, in particolare, non saranno consentite manifestazioni in luogo pubblico e/o aperto al pubblico. Nel perimetro di sicurezza non sarà permesso il transito né la sosta di veicoli privati, così come sarà interdetto il transito ed il trasporto di merci pericolose così come il transito dei mezzi del trasporto pubblico. Tutta l'area sarà anche tutelata dal divieto di sorvolo e vedrà l'impiego di assetti speciali delle Forze di polizia e dell'Esercito italiani.
La "città congressuale"
La "città congressuale" non sarà concentrata sul centro congressi La Nuvola, ma si estenderà fino a ricomprendere il palazzo dei Congressi, dove sarà attivo il Media Center ed il Centro accrediti, senza tralasciare il Palazzo delle Civiltà, dove sarà invece allestita una mostra tematica. Gli uffici aperti al pubblico della prefettura di Roma siti in via Stendhal, così come dell'Archivio centrale dello Stato italiano, nei giorni interessati dall'evento resteranno chiusi all'utenza. Sempre per le esigenze dell'evento, resterà interdetta la stazione della metropolitana Eur Fermi, mentre sarà attiva la stazione della Metropolitana Palasport.