Live Crisi in Medio Oriente
Israele schiera centinaia di tank, pronti all'invasione di Gaza City
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un giorno fa
Tutti gli aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente nel nostro live.
5 ore fa
"Bisogna punire Israele per i suoi crimini"
Lo ha detto il premier del Qatar.

"La comunità internazionale deve cessare di applicare due pesi e due misure e deve punire Israele per tutti i crimini che ha commesso": lo ha detto il premier del Qatar, Muhammad Al Thani, aprendo il summit arabo-islamico a Doha.

un giorno fa
Quarto avviso urgente di evacuazione a Gaza City
L'Idf ha annunciato che colpirà a breve la struttura a causa della presenza di infrastrutture di Hamas al suo interno o nelle vicinanze.

Il portavoce in lingua araba dell'Idf Avichay Adraee ha lanciato un avvertimento urgente, il quarto da questa mattina, ai residenti che non hanno ancora evacuato dalla zona del porto di Gaza e dal quartiere Rimal, nei pressi della torre al-Jundi al-Majhoul segnata in rosso sulla mappa diffusa sui social, nonché dalle tende adiacenti in via Omar al-Mukhtar. L'Idf ha annunciato che colpirà a breve la struttura a causa della presenza di infrastrutture di Hamas al suo interno o nelle vicinanze. Per ragioni di sicurezza, i civili sono stati invitati a evacuare immediatamente verso sud, nell'area umanitaria di Al-Mawasi, a Khan Younis.

un giorno fa
Israele: "Alti funzionari di Hamas cercano di lasciare Gaza"
"Mentre Hamas vi dice di non spostarvi a sud, i suoi dirigenti cercano di fuggire. Vi usano come scudi umani", ha detto il generale israeliano Rassan Alian.

Il coordinatore dell'Autorità israeliana per i territori palestinesi (Cogat), generale Rassan Alian, ha rivelato su Facebook in arabo i tentativi di alti funzionari civili di Hamas di uscire da Gaza attraverso il meccanismo israeliano per l'evacuazione. Israele ha respinto le richieste: hanno presentato domanda il ministro del governo di Hamas Mohammad Madhoun con la famiglia, quella del presidente del comitato per gli Esteri di Hamas, Ismail Ashkar, quella del capo di un comitato governativo Alaa al-Din Batta. "Mentre Hamas vi dice di non spostarvi a sud, i suoi dirigenti cercano di fuggire. Vi usano come scudi umani", ha detto Alian.

un giorno fa
L'Idf schiera centinaia di tank, pronti all'invasione di Gaza City
La manovra 'Carri di Gedeone 2' si svilupperà gradualmente. I generali prevedono almeno 3 o 4 mesi di combattimenti e ritengono che Hamas non si arrenderà.

L'Idf ha schierato centinaia di carri armati, mezzi corazzati e bulldozer lungo il confine nord di Gaza per la manovra imminente di conquista di Gaza city. Lo riferiscono fonti militari. Ynet riporta che le unità di fanteria regolari guideranno l'incursione, con il supporto delle brigate già presenti intorno alla città.

I generali Idf: "Hamas non si arrenderà"

La manovra 'Carri di Gedeone 2' si svilupperà gradualmente. I generali prevedono almeno 3 o 4 mesi di combattimenti e ritengono che Hamas non si arrenderà. Migliaia di miliziani di Hamas restano trincerati nel centro di Gaza e nei campi di sfollati attorno ad al-Mawasi.

un giorno fa
Il Qatar chiede al mondo di sanzionare Israele
Il primo ministro Mohammed ben Abdelrahman Al-Thani si rivolge alla comunità internazionale dopo l'attacco condotto nei giorni scorsi dall'Idf su Doha per colpire dirigenti di Hamas.

"Basta con i due pesi e le due misure". E' la sollecitazione rivolta oggi alla comunità internazionale e agli alleati occidentali dal primo ministro del Qatar, Mohammed ben Abdelrahman Al-Thani, nel corso di una riunione con leader di vari Paesi arabi e musulmani convocata per rispondere all'attacco condotto nei giorni scorsi da Israele su Doha per colpire dirigenti di Hamas in esilio nell'emirato. Attacco che i partecipanti hanno nuovamente condannato, come riportano vari media britannici, invocando sanzioni internazionali per punire "i crimini" israeliani.

un giorno fa
Netanyahu convoca una riunione sugli ostaggi per questa sera
L'Intelligence militare ha mappato delle 'zone di fuoco coordinate' dove si ritiene siano tenuti prigionieri i rapiti, aree in cui l'Idf si muoverà con estrema cautela, anche in presenza di miliziani armati.

Il primo ministro israeliano ha convocato una riunione di governo per questa sera alle 20 (le 19 in Svizzera) sulla situazione degli ostaggi ancora a Gaza. Intanto l'Intelligence militare, riferiscono i media israeliani, ha mappato delle 'zone di fuoco coordinate' dove si ritiene siano tenuti prigionieri i rapiti, aree in cui l'Idf si muoverà con estrema cautela, anche in presenza di miliziani armati.  Nuove tattiche di combattimento, sviluppate in collaborazione con l'intelligence dell'Idf, mirano a ridurre i rischi per gli ostaggi. Le operazioni, si è appreso, potrebbero essere sospese in qualsiasi fase, qualora i negoziati facessero progressi.

un giorno fa
Netanyahu e Rubio al Muro del Pianto a Gerusalemme
Il presidente israeliano: "Penso che la visita di Rubio qui sia una testimonianza della solidità e della forza dell'alleanza israelo-americana, che è forte e durevole quanto le pietre del Muro Occidentale che abbiamo appena toccato".

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è arrivato con il segretario di Stato americano Marco Rubio al Muro del Pianto (Muro Occidentale) a Gerusalemme. Dopo aver pregato insieme, Netanyahu e il segretario di Stato USA hanno visitato i tunnel sotto il luogo sacro.

"Solidità dell'alleanza israelo-americana"

"Penso che la visita di Rubio qui sia una testimonianza della solidità e della forza dell'alleanza israelo-americana, che è forte e durevole quanto le pietre del Muro Occidentale che abbiamo appena toccato", ha detto Netanyahu ai giornalisti sul posto dopo la visita. "Sotto la presidenza di Donald Trump e del segretario Rubio, questa alleanza non è mai stata così forte e lo apprezziamo profondamente", ha aggiunto. Rubio non ha fatto dichiarazioni alla stampa.

un giorno fa
1'900 camion di aiuti sono entrati a Gaza, ripristinata la fornitura d'acqua
L'Idf ha dichiarato che continuerà a facilitare l'ingresso di aiuti destinati alla popolazione civile, e non a Hamas.

Nell'ultima settimana oltre 1'900 camion con aiuti umanitari sono entrati a Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim, oltre 1'200 tir hanno portato beni alimentari nella Striscia. Lo riferisce l'autorità israeliana per i territori palestinesi Cogat.

Ripristinata la fornitura d'acqua

Cogat aggiunge che intanto la fornitura di acqua è stata ripristinata grazie alla riparazione della conduttura di Bani Suheila da parte di squadre internazionali. Attraverso questa linea, una delle tre provenienti da Israele, arrivano circa 14'000 metri cubi di acqua al giorno alle zone di Deir al-Balah, Khan Younis e Al-Mawasi.

L'Idf ha dichiarato che continuerà a facilitare l'ingresso di aiuti 

Intanto, riferisce il Cogat, centinaia di pazienti con i loro accompagnatori sono usciti da Gaza per cure in diversi Paesi e si sono svolte due rotazioni di personale umanitario, con oltre 60 entrati e altrettanti usciti. L'Idf ha dichiarato che continuerà a facilitare l'ingresso di aiuti destinati alla popolazione civile, e non a Hamas.

2 giorni fa
Sumud Flottila, partite da Augusta le barche per Gaza
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Ad una ad una le 18 barche, che compongono il gruppo che salpa dalla Sicilia, stanno mollando gli ormeggi per dirigersi verso Gaza.

È partita da pochi minuti da un porticciolo di Augusta, nel Siracusano, la prima barca a vela della Global Sumud Flottila, la missione umanitaria in soccorso alle popolazioni di Gaza.

18 barche dalla Sicilia

Ad una ad una le 18 barche, che compongono il gruppo che salpa dalla Sicilia, stanno mollando gli ormeggi per dirigersi verso Gaza. In mare si ricongiungeranno con le 10 barche che si trovano da giorni nel porto di Biserta in Tunisia e con le sei barche provenienti dalla Grecia.

2 giorni fa
Avviso di evacuazione urgente a Gaza City
A pubblicarlo è stato il portavoce dell'esercito israeliano sui social.

Un avviso urgente di evacuazione per i residenti di Gaza City è stato appena pubblicato sui social dal portavoce dell'esercito israeliano (Idf), in particolare per l'area della torre Burj Al-Nur segnata e delle tende vicine in via Safed. "L'Idf colpirà presto la struttura a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas all'interno o nei pressi dell'edificio - scrive l'esercito israeliano in arabo -. Per la vostra sicurezza, vi esortiamo a evacuare immediatamente l'area in direzione sud verso la zona umanitaria di Al-Mawasi, Khan Younis".

4 giorni fa
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu condanna raid in Qatar
I membri hanno ribadito il loro sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale del Qatar. La dichiarazione è redatta da Gran Bretagna e Francia.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanna gli attacchi al Qatar, senza nominare Israele. Lo si legge in una dichiarazione dell'organismo. I membri del consiglio di sicurezza "hanno sottolineato l'importanza della de-escalation e hanno espresso la loro solidarietà al Qatar. Hanno ribadito il loro sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale del Qatar", si legge nella dichiarazione, redatta da Gran Bretagna e Francia. E, prosegue, "hanno sottolineato che il rilascio degli ostaggi, compresi quelli uccisi da Hamas, e la fine della guerra e delle sofferenze a Gaza, devono rimanere la nostra massima priorità".

4 giorni fa
Serve un maggior impegno diplomatico elvetico per Gaza, ma nessuna sanzione a israeliani
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È quanto stabilito oggi dal Consiglio nazionale, che dopo gli Stati lunedì scorso, ha approvato solo il primo punto, quello più consensuale, di una mozione presentata dal Partito socialista.

La Svizzera deve esercitare la propria influenza per impedire che vengano commessi crimini gravissimi a Gaza e per garantire l'accesso degli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi e dei prigionieri politici. Nessuna sanzione invece per i coloni israeliani violenti e ulteriori misure a livello economico e militare. È quanto stabilito oggi dal Consiglio nazionale, che dopo gli Stati lunedì scorso, ha approvato solo il primo punto, quello più consensuale, di una mozione presentata dal Partito socialista.

Il dibattito ha ricalcato in buona parte quello tenutosi alla Camera dei Cantoni lunedì in serata, con la sinistra che, alla luce della carestia che colpisce la Striscia, l'elevato numero di vittime - oltre 64 mila, soprattutto civili, tra cui moltissimi bambini, è stato rammentato in aula - ha esortato il Consiglio federale ad agire con misure concrete per far pressione sullo Stato di Israele affinché si giunga a un cessate il fuoco e alla fine del genocidio.

Respinte le richieste di sanzioni

L'esecutivo, rappresentato in aula dai consiglieri federali Guy Parmelin e Martin Pfister, ha tuttavia respinto, venendo seguito dalla maggioranza del plenum, le richieste di sanzioni - sulla falsariga di quanto deciso dall'Ue - nei riguardi dei coloni violenti che agiscono in Cisgiordania, eventuali limitazioni all'importazione di prodotti realizzati dagli insediamenti illegali in Cisgiordani e nelle alture del Golan, la sospensione dell'Accordo di libero scambio con Tel Aviv e di ogni cooperazione militare.

Lasciare uno spiraglio aperto per il futuro

Per Parmelin, vice presidente del Consiglio federale, buona parte delle richieste contenute nella mozione sono in parte già soddisfatte. Circa le sanzioni tematiche contro i coloni, considerazioni generali di politica estera e altri interessi, specie economici e giuridici, hanno spinto il governo a raccomandare la bocciatura della mozione. Per Parmelin è infatti importante lasciare aperto uno spiraglio per il futuro, soprattutto qualora fosse possibile per la Svizzera offrire i propri buoni uffici in vista di eventuali trattative fra le parti in guerra. Ragionamento simile per quanto attiene all'Accordo di libero cambio, che può essere peraltro solo disdetto ma non sospeso, ha aggiunto il "ministro" dell'economia.

Prodotti provenienti da territori occupati

In merito ai prodotti israeliani provenienti dai territori occupati, inoltre, già oggi i principali distributori elvetici non ne importano. A livello militare, ha poi spiegato spalleggiato dal "ministro" della difesa Martin Pfister, fra la Svizzera e Israele non esiste una cooperazione formale in questo settore, ma solo contatti puntuali riguardanti progetti di acquisto (vedi i droni della società Elbit). Tra l'altro, da anni la Svizzera non esporta armi verso questo Paese.

Le critiche sull'immobilismo

Rispondendo alle critiche di immobilismo provenienti da sinistra, Parmelin ha elencato i numerosi interventi a livello bilaterale e multilaterale per far rispettare il diritto internazionale umanitario. Insomma, il Consiglio federale, di fronte a quanto sta accadendo, non è indifferente alle sofferenze umane e alla "carneficina" - Parmelin dixit - che si sta consumando a Gaza.

4 giorni fa
L'Eurocamera approva una risoluzione su Gaza e chiede di valutare il riconoscimento di Palestina
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Si tratta della prima volta che una risoluzione di maggioranza sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia viene approvata con voto in aula da oltre un anno.

L'Eurocamera ha approvato, con 305 voti a favore, 151 contrari e 122 astenuti, una risoluzione comune presentata da Verdi, Socialisti e Liberali sulla crisi umanitaria a Gaza. Si tratta della prima volta che una risoluzione di maggioranza sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia viene approvata con voto in aula da oltre un anno. Il voto sul testo finale è arrivato dopo una lunga pausa chiesta dagli eurodeputati per valutare il risultato dello scrutinio sugli emendamenti.

Chiesto di valutare il riconoscimento di Palestina

L'Eurocamera chiede inoltre agli stati membri di "valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina", e afferma il suo "sostegno all'approccio di von der Leyen sul tema dell'accordo di associazione Ue-Israele". È quanto si legge nella risoluzione "Gaza al limite: l'azione dell'Ue per combattere la carestia, l'urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere verso una soluzione a due stati" approvata stamane dal Parlamento europeo. Il testo, frutto di un compromesso tra i gruppi non contiene invece una menzione diretta alle responsabilità di genocidio da parte di Israele.

4 giorni fa
Oms: "Rimarremo a Gaza City nonostante l'ordine di evacuare"
Lo ha scritto su X il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e i gruppi partner rimarranno a Gaza City nonostante gli ordini di evacuazione impartiti dall'esercito israeliano. Lo ha scritto su X il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "L'Oms è scioccata dall'ultimo ordine di evacuazione, che chiede che un milione di persone si trasferiscano da Gaza City in una cosiddetta 'zona umanitaria' nel sud designata da Israele", ha scritto il responsabile dell'Oms. "La zona non ha né le dimensioni né la portata dei servizi per supportare coloro che sono già lì, per non parlare dei nuovi arrivi", ha affermato. "Quasi la metà degli ospedali funzionanti si trova a Gaza City", ha aggiunto. Tedros ha anche chiesto alla comunità internazionale di agire, anche attraverso un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi e di chi è "arbitrariamente detenuto", e garantendo la protezione dell'assistenza sanitaria, degli operatori umanitari e dei civili nel territorio palestinese. "Questo disastro è causato dall'uomo e la responsabilità rimane di tutti noi" la sua conclusione.

5 giorni fa
Il premier del Qatar: "Netanyahu va consegnato alla giustizia"
Per il premier l'attacco di Israele a Doha va considerato un atto di terrorismo. "L'incontro era noto, non stiamo nascondendo qualcosa".

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deve "essere consegnato alla giustizia", ha dichiarato il premer del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, all'emittente televisiva statunitense Cnn. "Deve essere assicurato alla giustizia", ha detto Al-Thani. "È lui quello ricercato dalla Corte penale internazionale". Netanyahu - ha aggiunto Al-Thani - sta "cercando di minare ogni possibilità di stabilità, ogni possibilità di pace" attaccando la leadership del movimento islamista Hamas nella capitale del Qatar. Al-Thani ha affermato che era "molto noto al pubblico" che stava incontrando la leadership di Hamas, agendo nel ruolo di mediatore nel conflitto mediorientale. "Tutto ciò che riguarda l'incontro è ben noto a israeliani e americani. Non è qualcosa che stiamo nascondendo", ha affermato. "Non c'è alcuna giustificazione: questo va considerato un atto di terrorismo".

5 giorni fa
Dopo Doha, Israele attacca gli Houthi
Dopo l'attacco in Qatar, 12 caccia israeliani hanno attaccato campi militari in Yemen.

La dottrina dell'esercito israeliano è quella di colpire il nemico ovunque si trovi. A 24 ore dall'audace attacco a Doha (Qatar), oggi pomeriggio dodici caccia dell'aeronautica militare dello Stato ebraico (Iaf) hanno volato per 2350 chilometri fino in Yemen e attaccato con oltre 30 bombe campi militari, un deposito di carburante e il quartier generale del dipartimento di propaganda degli Houthi, a Sanaa e altre città. Il ministero della sanità yemenita ha riferito un bilancio di almeno 35 morti e 131 feriti.

Netanyahu risponde alle critiche dopo l'attacco in Qatar

Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha risposto alle critiche internazionali dopo l'attacco in Qatar: in un video in inglese ha accusato di ipocrisia i leader mondiali ricordando che è la vigilia dell'11 settembre, data che ricorda la barbarie islamista che ferì l'America. "Gli Stati Uniti diedero la caccia ai terroristi responsabili ovunque si trovassero. In Pakistan, in Afghanistan. Tutti applaudirono. È la stessa cosa che abbiamo fatto noi in Qatar. Il nostro 11 settembre è il 7 ottobre", ha detto. Nel video ha quindi minacciato di intervenire nuovamente nel paese del Golfo: "Dico a tutte le nazioni che danno rifugio ai terroristi: o li espellete, o li consegnate alla giustizia. Perché se non lo farete, lo faremo noi", ha affermato. In precedenza aveva avuto due lunghi colloqui telefonici con il presidente statunitense Donald Trump.

L'esito dell'attacco

La giornata di oggi è apparsa particolarmente tesa in Israele. Di ora in ora è trapelato un pessimismo sempre maggiore sulla riuscita del raid contro i leader del movimento islamista Hamas riuniti a Doha. Fonti della sicurezza hanno rilasciato diverse dichiarazioni anonime ai media nazionali mettendo in dubbio il successo dell'operazione. Dall'Iran è arrivata una ricostruzione che spiegherebbe come si siano salvati dai missili: era l'ora della preghiera di mezzogiorno, si sono spostati in un'altra stanza della villetta, lasciando i telefoni cellulari nella sala dei negoziati. Circostanza che avrebbe tratto in inganno i servizi segreti israeliani che li collocava erroneamente nella zona dell'edificio presa di mira. A questo si aggiunga che l'esercito dello Stato ebraico (Idf), volendo evitare danni collaterali, ha direzionato i missili con precisione sul luogo individuato. Tuttavia non ci sono notizie ufficiali da parte di Israele sull'esito dell'attacco, e neppure da parte di Hamas, del Qatar e degli USA. Solo il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat riporta che due alti funzionari di Hamas sono rimasti feriti nell'attacco, uno in maniera grave. Entrambi sono ricoverati in un ospedale privato sotto stretta sorveglianza.

Usati 15 caccia

Nell'operazione a Doha, a 1800 chilometri da Israele, sono stati usati 15 caccia che hanno lanciato dodici missili fuori dallo spazio aereo qatarino, forse dal Golfo. Media internazionali hanno sottolineato, alludendo all'ipotesi che il Qatar fosse informato sul raid, che la difesa aerea di fabbricazione americana non è proprio entrata in azione. E le sirene d'allarme non sono state attivate. Il primo ministro Mohammed bin Abdulrahman al-Thani ha spiegato che "i radar non hanno rilevato l'arma israeliana", ha parlato di "risposta" e ha affidato a una squadra di avvocati l'incarico di azioni legali contro Netanyahu.

Il capo negoziatore di Hamas l'obiettivo

Il presidente israeliano Isaac Herzog in un'intervista al tabloid londinese Daily Mail ha detto che l'obiettivo principale era Khalil al-Hayya, il capo negoziatore di Hamas che "ostacolava un accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi a Gaza": "Continuava a dire 'sì, ma' durante i negoziati". Il primo ministro del Qatar intanto ha spiegato all'emittente televisiva statunitense Cnn che Doha sta ripensando al proprio ruolo di mediatore nei negoziati. A Israele ha fatto sapere di essere indisponibile.

La situazione a Gaza

A Gaza nel frattempo l'Idf, dopo un avviso urgente ai residenti, ha raso al suolo la torre Tayba, il quinto edificio a più piani abbattuto negli ultimi giorni. Fonti palestinesi hanno riferito che l'attuale comandante militare di Hamas, Izz al-Din Haddad, ha ordinato ai miliziani di rimanere a Gaza City e di prepararsi a una battaglia di mesi. Altri gruppi jihadisti hanno minacciato di punire i combattenti se avessero lasciato la città. La popolazione invece sta lasciando la città: la stima dell'Idf è che 150'000 residenti si siano già spostati nel sud della Striscia.

6 giorni fa
Un'altra barca della flottiglia è stata colpita da un drone
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"L'imbarcazione, battente bandiera britannica - continua la nota -, ha subito danni da incendio sul ponte superiore. L'incendio è stato successivamente spento e tutti i passeggeri e l'equipaggio sono al sicuro".

 La Global Sumud Flotilla afferma che un'altra sua imbarcazione è stata vittima di un sospetto attacco con drone. Non ci sono vittime o feriti, viene specificato. "La Global Sumud Flotilla (Gsf) conferma che il 9 settembre un'altra imbarcazione della nostra flotta - la 'Alma' - è stata attaccata da un drone mentre era attraccata in acque tunisine", si legge in un comunicato dalla Gsf sui suoi canali social. "L'imbarcazione, battente bandiera britannica - continua la nota -, ha subito danni da incendio sul ponte superiore. L'incendio è stato successivamente spento e tutti i passeggeri e l'equipaggio sono al sicuro. È attualmente in corso un'indagine e, non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, saranno pubblicate immediatamente".

Secondo attacco in due giorni

"Questo è il secondo attacco di questo tipo in due giorni. Questi ripetuti attacchi si verificano durante l'intensificarsi dell'aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e sono un tentativo orchestrato per distrarre e far deragliare la nostra missione. La Global Sumud Flotilla continua imperterrita. Il nostro viaggio pacifico per rompere l'assedio illegale di Israele su Gaza e dimostrare incrollabile solidarietà con il suo popolo - conclude il comunicato - prosegue con determinazione e risolutezza".

"Non ci fermiamo"

"Nonostante l'attacco di ieri sera a una delle nostre imbarcazioni, la Gsf rimane risoluta e imperterrita. Ci stiamo preparando a partire da Tunisi, in attesa degli ultimi controlli meccanici, delle valutazioni meteorologiche e della preparazione dei partecipanti", afferma la stessa Gsf in un comunicato pubblicato sui suoi canali web. "L'aggressione che abbiamo subito non può in alcun modo essere paragonata agli orrori quotidiani che i palestinesi affrontano sotto la brutale occupazione, i bombardamenti e il blocco imposto da Israele", continua la nota. "Partiamo per questa missione. Nessun atto di aggressione ci fermerà. Nei prossimi giorni la flottiglia sarà unita in mare nella nostra missione per rompere l'assedio, porre fine al genocidio e stare al fianco del popolo palestinese nella sua giusta lotta per la libertà", dichiara Saif Abukeshek del membro comitato direttivo Gsf.

6 giorni fa
Qatar: "Il raid israeliano è terrorismo di Stato compiuto personalmente da Netanyahu"
Lo ha detto il premier e ministro degli Esteri qatariota Mohammed bin Abdulrahman Al Thani citato dai media internazionali.

"L'attacco israeliano" di ieri "sul territorio del Qatar non può che essere considerato un atto di terrorismo di Stato compiuto personalmente" dal primo ministro Benjamin "Netanyahu nell'ambito della sua politica e dei continui tentativi di minare la sicurezza e la stabilità della regione", ha detto il premier e ministro degli Esteri qatariota Mohammed bin Abdulrahman Al Thani citato dai media internazionali. "Per quanto riguarda la difesa aerea, sfortunatamente il nemico israeliano ha utilizzato armi che non sono state rilevate" dai nostri radar, ha aggiunto Al Thani ieri sera in una conferenza stampa a Doha specificando che gli Stati Uniti hanno informato le autorità qatariote dell'attacco missilistico "dieci minuti dopo" il raid su Doha.

La risposta di Trump

In una rara risposta pubblica al suo alleato Benjamin Netanyahu, il presidente americano Donald Trump ha tuttavia criticato l'attacco israeliano in Qatar che potrebbe vanificare i suoi piani diplomatici nella regione. "Non sono entusiasta" e "sono molto turbato", ha dichiarato il tycoon durante un breve scambio con la stampa prima di recarsi a cena in un ristorante vicino alla Casa Bianca. "No", ha risposto poi scuotendo la testa quando un giornalista gli ha chiesto se Israele gli avesse dato preavviso del raid. E ha promesso di rilasciare una "dichiarazione completa" mercoledì (oggi).

6 giorni fa
Attacco su Doha, la Svizzera denuncia la violazione della sovranità del Qatar
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Il Dipartimento federale degli affari esteri ricorda che il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite "devono essere rispettati in ogni momento".

La Svizzera critica questa sera l'attacco israeliano contro responsabili del movimento islamista Hamas a Doha, definendolo "una chiara e inaccettabile violazione della sovranità e dell'integrità territoriale del Qatar". "Ricordiamo che il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite devono essere rispettati in ogni momento", scrive il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sulla rete sociale X. "Il dialogo deve prevalere: non c'è soluzione militare al conflitto in Medio Oriente", aggiungono i servizi del consigliere federale Ignazio Cassis.

Presto una reazione qatariota?

Nel frattempo, il Qatar si riserva il diritto di rispondere all'attacco israeliano. Lo ha detto il primo ministro Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, parlando di un "momento cruciale" per il Medio Oriente. Il Qatar - ha detto - "si riserva il diritto di rispondere a questo attacco palese", ha dichiarato lo sceicco. "Crediamo che oggi abbiamo raggiunto un momento cruciale. Ci deve essere una risposta da parte dell'intera regione", ha aggiunto.

"Avvertiti solo ad attacco in corso"

Il Qatar smentisce inoltre di essere stato avvertito prima del raid israeliano a Doha. "Le dichiarazioni circolate secondo cui il Qatar sarebbe stato informato in anticipo dell'attacco sono infondate. La chiamata di un funzionario statunitense è arrivata mentre si sentivano le esplosioni causate dall'attacco israeliano a Doha", scrive su X il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al Ansari.

6 giorni fa
Esplosione a Doha, attacco ad alti funzionari di Hamas con il via libera di Trump
Funzionari israeliani riferiscono a Channel 12 che si è trattato di una "azione di ritorsione" contro i dirigenti di Hamas riuniti a Doha. Il Qatar: "La situazione è ora sicura".

Un alto funzionario israeliano ha confermato a Channel 12 che è stata condotta un'operazione di omicidio mirato contro alti esponenti di Hamas sul suolo del Qatar, nella capitale Doha. Un'esplosione è avvenuta presso il quartier generale dell'organizzazione terroristica di Hamas. Secondo le prime informazioni di fonte militare, nell'attacco a Doha i caccia dell'Idf, scortati da droni, hanno sganciato pesanti bombe sull'edificio dove si stava incontrando la leadership di Hamas. L'operazione, a 1'800 chilometri da Israele, è considerata storica poiché è la prima volta che Gerusalemme attacca il Paese arabo. Secondo al Arabiya, in seguito all'attacco il Qatar ha sospeso i negoziati fino a nuova decisione. Il ministero degli Interni del Qatar ha confermato che le esplosioni udite a Doha avevano come obiettivo una delle sedi residenziali di Hamas nella città. Il ministero aggiunge che la situazione "è ora sicura" e che le attività necessarie sono svolte da squadre specializzate.

"Un'azione di ritorsione"

Nei giorni scorsi il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, ha dichiarato che Israele può raggiungere e colpire gli alti funzionari di Hamas in Turchia e in Qatar. L'emittente irachena Sabrin News ha riferito che l'obiettivo dell'attacco era il quartier generale di Hamas in città, mentre una fonte di Gaza ha riferito che l'obiettivo erano alti funzionari di Hamas. Le emittenti israeliane stanno trasmettendo immagini di alte colonne di fumo a Doha dopo alcune esplosioni nel quartiere Katara. Il Qatar per il momento non ha fatto dichiarazioni. Funzionari israeliani riferiscono a Channel 12 che si è trattato di una "azione di ritorsione" contro i dirigenti di Hamas riuniti a Doha.

"Ucciso un leader di Hamas"

La Tv saudita al Arabiya riferisce che il leader di Hamas, Khalil al-Hayya (capo negoziatore e già vice di Yahya Sinwar), è stato ucciso nell'attacco a Doha. Secondo fonti palestinesi, nell'edificio colpito erano presenti anche altri leader: Khaled Meshaal, Muhammad Darwish, Razi Hamad e Izzat al-Rishq. Una fonte di Hamas ha dichiarato ad Al Jazeera che i leader del gruppo sono stati presi di mira a Doha mentre discutevano della proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per un cessate il fuoco a Gaza.

"Trump ha dato l'ok all'attacco"

Secondo fonti di Channel 12, "il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato il via libera all'attacco israeliano in Qatar". Nei giorni scorsi il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, ha dichiarato che Israele può raggiungere e colpire gli alti funzionari di Hamas in Turchia e in Qatar.

Idf: "Continueremo con determinazione"

"Le Idf e lo Shin Bet (il servizio segreto interno israeliano) continueranno ad agire con determinazione per sconfiggere Hamas, responsabile del massacro del 7 ottobre". Così le Forze di difesa israeliane in una nota, nella quale confermano il raid, condotto con l'Aeronautica, contro "la top leadership del movimento terroristico". Prima dell'attacco, assicurano le Idf, "sono state prese misure per minimizzare i danni alle persone non coinvolte, anche con l'uso di armi precisione e di informazioni di intelligence aggiuntive".

Netanyahu: "L'azione a Doha è solo di Israele"

"L'azione di oggi contro i principali capi terroristi di Hamas è stata un'operazione completamente indipendente da parte di Israele. Israele l'ha avviata, Israele l'ha condotta, e Israele si assume la piena responsabilità". Lo scrive in una nota l'ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu.

Doha: "Un attacco codardo"

Il Qatar ha definito "codardo" l'attacco israeliano contro la sede di Hamas a Doha. "È una flagrante violazione di ogni diritto internazionale", si legge nel comunicato governativo diffuso dalla tv al Jazeera. Secondo la fonte il governo qatarino ha aperto una inchiesta "gestita dai più alti livelli" istituzionali del Paese. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari, ha condannato "nei termini più forti possibili" l'attacco, affermando che questo ha colpito un edificio residenziale "dove risiedono diversi membri dell'ufficio politico di Hamas nella capitale del Qatar, Doha". L'attacco costituisce una "flagrante violazione" delle leggi internazionali e una "grave minaccia" per la popolazione del Qatar, ha aggiunto. "Lo Stato del Qatar condanna fermamente questo attacco e afferma che non tollererà questo comportamento sconsiderato da parte di Israele, né la continua manomissione della sicurezza della regione, né qualsiasi azione volta alla sua sicurezza e sovranità", conclude la dichiarazione.

Israele chiama l'operazione "Giorno del giudizio"

Il nome ufficiale dell'attacco alla leadership di Hamas in Qatar è "Atzeret HaDin", che si può tradurre come "Giorno del Giudizio". Il nome evoca la festività ebraica di Shemini Atzeret, durante la quale Hamas ha invaso il sud di Israele il 7 ottobre 2023.

Guterres condanna l'attacco

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha condannato l'attacco di Israele in Qatar. "È una flagrante violazione" della sovranità, ha dichiarato.

Papa: "situazione molto grave"

"In questi minuti ci sono notizie veramente gravi, l'attacco di Israele contro alcuni leader di Hamas in Qatar. Tutta la situazione è molto grave", "non sappiamo dove vanno le cose, dobbiamo pregare". Lo ha detto il Papa all'uscita di Villa Barberini a Castel Gandolfo parlando con i giornalisti.

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