Live Guerra in Ucraina
Putin: "La decisione del febbraio 2022 è giusta, manteniamo gli obiettivi"
© Shutterstock
© Shutterstock
31 minuti fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
32 minuti fa
Putin: "La decisione del febbraio 2022 è giusta, manteniamo gli obiettivi"
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

"Le decisioni prese nel febbraio 2022" con l'invasione dell'Ucraina sono state "giuste e tempestive" e "il compito della Russia rimane lo stesso: dobbiamo garantire il raggiungimento incondizionato di tutti gli obiettivi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. "La Russia mantiene pienamente l'iniziativa strategica" sul campo, ha detto il presidente citato da Interfax, rivendicando che le truppe russe hanno conquistato "quasi 5000 km quadrati di territorio quest'anno" in Ucraina e che "le forze armate ucraine si ritirano lungo tutto il fronte". Secondo quanto riferito dal Cremlino, oggi Putin si è recato a San Pietroburgo, in occasione del suo compleanno, e ha incontrato il capo di stato maggiore e i comandanti militari che lo hanno aggiornato sulla situazione sul campo di battaglia. Al suo ritorno a Mosca, ha tenuto un incontro con il Consiglio di sicurezza russo, riferisce ancora Interfax. "Kiev cerca di colpire le infrastrutture civili nel profondo della Russia, ma questo non servirà", ha detto il presidente russo.

8 ore fa
Cremlino: "I Tomahawk a Kiev sarebbero una seria escalation"
Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

La consegna di missili Tomahawk dagli USA all'Ucraina sarebbe "una seria escalation", perché "si parla di missili che possono anche portare ordigni nucleari". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Ieri il presidente americano Donald Trump ha detto di avere "preso una decisione" sull'invio dei missili, ma di voler sapere come li userebbero le forze di Kiev. "Dobbiamo aspettare dichiarazioni più chiare" da parte di Trump, ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. "Continuiamo a ritenere che il presidente Trump mantenga la volontà politica di promuovere una soluzione del conflitto ucraino attraverso negoziati pacifici e politici", ha tuttavia aggiunto il portavoce del Cremlino, riferisce la Tass.

12 ore fa
Kim a Putin: "La nostra alleanza andrà avanti anche in futuro"
Lo ha scritto il leader nordocoreano in una lettera indirizzata al presidente russo Vladimir Putin.

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha scritto al presidente russo Vladimir Putin di ritenere che la loro alleanza "sarà portata avanti in modo invariabilmente progressivo in futuro" dopo che Pyongyang e Mosca hanno approfondito la cooperazione in campo militare nella guerra russa contro l'Ucraina. In una inviata inviata per il 73esimo compleanno del capo del Cremlino, che cade oggi, Kim ha osservato di "non dubitare" che "i rapporti di alleanza tra i due paesi, che hanno salutato il loro grande periodo di massimo splendore, saranno portati avanti anche in futuro, grazie alle calorose relazioni amichevoli e agli stretti legami camerateschi tra noi", ha riferito l'agenzia ufficiale nordcoreana KCNA. Le relazioni tra leader "daranno un grande contributo a promuovere con forza lo sviluppo globale dei legami bilaterali e a stabilire un ordine mondiale giusto e multipolare", ha aggiunto Kim.

La guerra in Ucraina

Nella lettera, infine, il leader nordcoreano ha anche ribadito che sosterrà pienamente la "giusta lotta" della Russia per difendere la propria sovranità nazionale, in un riferimento apparente all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Dall'ottobre 2024 la Corea del Nord ha inviato circa 15'000 soldati e armi per sostenere gli sforzi bellici della Russia, secondo le stime dell'agenzia di spionaggio sudcoreana (NIS), secondo cui sarebbero circa 2'000 unità i soldati morti o feriti durante i combattimenti. Kim e Putin si erano incontrati di persona a Pechino agli inizi di settembre in occasione delle celebrazioni degli 80 anni della fine della Seconda guerra mondiale.

2 giorni fa
Kiev: "Attaccato un impianto energetico a Chernihiv nella notte"
Lo riferisce Ukrinform citando una nota dell'operatore locale per l'erogazione di energia Chernihivoblenergo Jsc.

Nella regione ucraina di Chernihiv le forze russe hanno attaccato un impianto energetico, provocando un'interruzione di corrente. Lo riferisce Ukrinform citando una nota dell'operatore locale per l'erogazione di energia Chernihivoblenergo Jsc. "Di notte, il nemico ha bombardato la regione di Ichnyan. Purtroppo, è stato nuovamente colpito un impianto energetico", si legge nel rapporto diffuso su Telegram. Sono già iniziati i lavori di ripristino, che saranno però eseguiti tenendo conto della situazione della sicurezza. ChernihivOblenergo ha chiesto "pazienza" e ha aggiunto che sta facendo tutto il possibile per ripristinare la fornitura di energia elettrica il prima possibile.

2 giorni fa
Mosca: "Bombe su Belgorod, quasi 40 mila persone senza elettricità"
Lo ha dichiarato il governatore della regione Vyacheslav Gladkov.

Circa 40 mila residenti della regione russa di Belgorod sono rimasti senza elettricità in seguito ad un bombardamento delle Forze Armate ucraine. Lo ha dichiarato il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, secondo quanto riportato dalla Tass. "Stando ad un rapporto tecnico sulla natura dei danni causati dal bombardamento di ieri sera su Belgorod, ci sono danni significativi alla rete elettrica in sette comuni: quasi 40 mila residenti sono senza elettricità", ha dichiarato in un video pubblicato sul suo canale Telegram. Il governatore ha affermato che le squadre di emergenza stanno eseguendo le operazioni necessarie per ripristinare l'alimentazione elettrica negli edifici residenziali e nelle attività commerciali.

2 giorni fa
Zelensky, 'contro di noi 50 missili e 500 droni, 5 i morti'
Il presidente ucraino fornisce aggiornamenti sull'attacco russo della scorsa notte.

È di 5 morti e di 10 feriti il bilancio dell'attacco russo della scorsa notte contro l'Ucraina, lanciato con "oltre 50 missili e circa 500 droni d'attacco". Lo scrive sui social il presidente Volodymyr Zelensky. "I russi - afferma - hanno colpito con missili da crociera, gli Shahed e i Kinzhal, tra gli altri. Le regioni di Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Černihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad sono state tutte prese di mira. Al momento, si sa che circa dieci persone sono rimaste ferite nell'attacco. Purtroppo, cinque sono state uccise. Le mie più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari a causa di questo terrore".

"Oggi, i russi hanno nuovamente preso di mira le nostre infrastrutture, tutto ciò che garantisce una vita normale al nostro popolo - dice il presidente ucraino - Abbiamo bisogno di maggiore protezione e di una più rapida attuazione di tutti gli accordi di difesa, soprattutto in materia di difesa aerea, per togliere a questo terrore aereo qualsiasi significato. Un cessate il fuoco unilaterale nei cieli è possibile, ed è proprio questo che potrebbe aprire la strada a una vera diplomazia. America ed Europa devono agire per fermare Putin".

2 giorni fa
Treno con 110 italiani sfiorato da raid russi su Leopoli
Gli attivisti erano di ritorno da una missione Mean. Erano partiti da Kiev diretti al confine polacco.

Questa notte 110 attivisti italiani su un treno partito da Kiev si sono trovati sotto il massiccio attacco russo contro Leopoli. Lo scrive Sir, il Servizio Informazione Religiosa. Il raid russo che ha colpito l'Ucraina ha sfiorato anche il convoglio sul quale viaggiano gli attivisti italiani di ritorno dalla decima missione Mean - Movimento europeo di azione non violenta - partiti da Kiev e diretti al confine polacco. Dopo circa 3 ore di viaggio nell'area di Zhytomyr sono iniziati i bombardamenti, proseguiti a Leopoli con esplosioni e colpi d'artiglieria uditi dal treno. Il treno è poi ripartito verso il confine con la Polonia.

3 giorni fa
Attacco di droni su larga scala in Ucraina
Diverse città sono state colpite e alcune sono rimaste senza elettricità.

Esplosioni sono state sentite in diverse città dell'Ucraina occidentale mentre la Russia ha lanciato un attacco su larga scala con droni. Lo scrive The Kyiv Independent su X. Tra le città colpite Leopoli, Ivano-Frankivsk e, aggiunge Ukrinform, anche Zaporizhzhia. L'Aeronautica Militare ha lanciato l'allarme per l'avvicinamento di droni russi in diverse regioni dell'Ucraina.

A Zaporizhzhia un morto e diversi feriti

A Zaporizhzhia una persona è morta e almeno altre nove sono rimaste ferite a seguito degli attacchi congiunti, riporta Ukrinform citando il capo dell'Amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. "Una donna è stata uccisa e almeno quattro persone sono rimaste ferite nell'attacco congiunto su Zaporizhzhia", ha scritto.

Senza elettricità

L'Amministrazione militare regionale di Zaporizhia aveva riferito che alcuni quartieri della città erano rimasti senza elettricità e acqua a causa degli attacchi. Anche una parte di Leopoli è rimasta senza elettricità a seguito di un attacco russo, ha riferito su Telegram il sindaco Andriy Sadovyi. Sadovyi aveva precedentemente affermato che il trasporto pubblico a Leopoli rimane bloccato a causa del massiccio attacco nemico.

3 giorni fa
Attacco russo alla stazione di Shostka, decinde di feriti
Lo denuncia Zelenski sui suoi canali social.

Attacco russo con un drone alla stazione ferroviaria di Shostka, nella regione di Sumy. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram postando il video di un treno passeggeri in fiamme. Al momento si segnalano decine di feriti. "I russi non potevano non sapere che stavano colpendo civili. E questo è terrorismo, che il mondo non ha il diritto di ignorare. Ogni giorno la Russia toglie vite umane. E solo la forza può costringerli a fermarsi. Ora non bastano le parole. Sono necessarie azioni forti", aggiunge il presidente ucraino.

7 giorni fa
Zelensky: "La centrale di Zaporizhzhia è in emergenza da 7 giorni"
Lo ha annunciato il presidente ucraino durante il suo discorso serale.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in emergenza da 7 giorni, scollegata dalla rete elettrica a causa dei bombardamenti russi, funziona con i generatori. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo discorso serale. "È il settimo giorno ormai e, tra l'altro, non era mai successo prima, che la centrale nucleare di Zaporizhia è in stato di emergenza. La situazione è critica. A causa dei bombardamenti russi la centrale è stata scollegata dalla rete elettrica", ha affermato. La centrale riceve elettricità da generatori diesel ma uno di questi è già fuori uso.

10 giorni fa
Zelensky sui droni russi: "L'Italia potrebbe essere la prossima"
Secondo il presidente ucraino, "Putin sta testando ciò che hanno gli europei". "Questo mira a ridurre gli aiuti all'Ucraina, soprattutto in vista dell'inverno".

L'epicentro delle incursioni di droni sospetti resta il fianco nord-orientale, ma l'onda d'urto travalica i confini: in Europa si parla ormai senza esitazioni di "guerra ibrida" con Mosca. E a rendere ancora più cupo il quadro è stato Volodymyr Zelensky, che ha denunciato l'intercettazione di uno sciame di 92 droni diretti verso la Polonia, avvertendo che "l'Italia potrebbe essere la prossima". Anche se il ministro degli esteri Antonio Tajani afferma di non credere che l'Italia sia un obiettivo militare: "La difesa aerea italiana è comunque in grado di verificare cosa accade e di abbattere droni con intenzioni minacciose", ha spiegato.

Il sorvolo sull'aeroporto di Copenaghen

Dopo il sorvolo sull'aeroporto di Copenaghen che martedì ha scosso i cieli danesi, nuovi velivoli non identificati sono comparsi sopra la più grande base militare del Paese scandinavo, alimentando l'allarme su azioni che - nel monito del commissario Ue Valdis Dombrovskis - "non sono certo errori", bensì "provocazioni" calcolate dal Cremlino per testare fino a dove possa spingersi. Dalle Nazioni Unite il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha ribaltato le accuse: Mosca "non ha mai avuto né ha intenzione di attaccare Paesi della Nato o dell'Ue" e "qualsiasi aggressione contro il mio Paese incontrerà una risposta decisa".

Presunti avvistamenti in Norvegia

Prima i droni russi abbattuti in Polonia, poi i Mig-31 che hanno violato lo spazio aereo estone per dodici minuti prima di essere scortati fuori dai caccia della Nato. In Danimarca, dopo una serie di sorvoli che Copenaghen ha definito un "attacco ibrido", le autorità non hanno ancora individuato i responsabili, ma per il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen si tratta dell'opera di un "attore professionista". E anche Oslo ha aperto un fascicolo su presunti avvistamenti nei pressi della base di Orland, dove sono parcheggiati gli F-35 norvegesi. Mentre ad Amsterdam una pista dell'aeroporto di Schipol è rimasta chiusa per quasi un'ora anche qui per l'avvistamento di un drone.

Mosca: "Non prendiamo di mira i Paesi della Nato"

Finora, ha avvertito la Nato riunita a Riga con il suo comitato militare guidato dall'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone a Riga, "la risposta dell'Alleanza è stata vigorosa e continuerà a rafforzarsi", seppur non ci sia alcuna volontà di "cercare lo scontro". Ma Lavrov è tornato a smentire, accusando l'Alleanza e l'Ue di alimentare nei propri cittadini l'idea dell'inevitabilità di una guerra. E ha insistito: "Non abbiamo nulla da nascondere. Non prendiamo di mira Paesi europei con i nostri droni o missili, siano essi membri dell'Ue o della Nato. Gli incidenti accadono, ma non attacchiamo civili né infrastrutture".

Kiev: "Putin testa la resistenza degli europei"

Da Kiev, il controcanto di Zelensky non si è fatto attendere, con nuove accuse a Putin di "testare la resistenza degli europei" per ridurre gli aiuti all'Ucraina in vista dell'inverno. Alcuni Paesi potrebbero trattenere in patria i sistemi di difesa aerea: ma "non funziona così, ha avvertito su X il presidente ucraino, evidenziando che non basta usare i Patriot, perché "gli intercettori al mondo sono pochi". La vera risposta, ha sottolineato, è nella conoscenza: l'esperienza delle squadre mobili, degli operatori di droni, delle forze aeree e dei comandi di difesa.

La risposta di Bruxelles

Anche a Bruxelles la diagnosi è netta. "Assistiamo a ogni tipo di azione russa: dalla disinformazione al sabotaggio, fino all'uso dell'immigrazione clandestina come arma", ha denunciato Dombrovskis ai microfoni di France24 con la sensibilità particolare di chi viene da Riga e vede le ambizioni imperiali del Cremlino non fermarsi all'Ucraina. Da qui la spinta di Bruxelles sul muro di droni', una barriera tecnologica concepita per respingere incursioni e provocazioni. Ma il dibattito va oltre: Varsavia ha già annunciato di essere pronta ad abbattere velivoli sospetti e, stando alle rivelazioni della Bild, anche Berlino valuta di autorizzare i propri militari a farlo.

11 giorni fa
Mosca, "Irresponsabile evocare l'abbattimento dei jet russi"
Lo ha affermato il portavoce del Cremlino.

"Le dichiarazioni dei rappresentanti europei sulla disponibilità della Nato ad abbattere aerei russi in caso di violazione del loro spazio aereo sono irresponsabili, poiché non è stata fornita alcuna prova di tali violazioni da parte della Russia". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov citato da Interfax. "Non voglio nemmeno parlarne, perché si tratta di una dichiarazione molto irresponsabile", ha dichiarato Peskov alla stampa commentando i resoconti dei media. "Le accuse secondo cui aerei russi avrebbero violato lo spazio aereo di qualcuno sono infondate e non è stata fornita alcuna prova convincente", ha affermato Peskov. "Insistiamo sul fatto che tutti i voli dei nostri aerei militari sono rigorosamente conformi alle normative internazionali", ha aggiunto.

12 giorni fa
Nato corregge, jet russi intercettati vicino spazio aereo lettone
In un post su X, la Nato ha corretto la posizione dei caccia russi intercettati.

La Nato, in un post su X, aggiorna la posizione in cui sono stati intercettati i cinque caccia russi dai due Gripen ungheresi, ovvero vicino allo spazio aereo lettone e non danese come indicato in precedenza.

12 giorni fa
Caccia Nato intercettano 5 jet russi vicino alla Danimarca
Lo rende noto il Comando Aereo Alleato.

"Due caccia Gripen ungheresi della Nato Baltic Air Policing sono decollati oggi dalla base di Siauliai in Lituania in risposta a un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi che volavano in prossimità dello spazio aereo danese, dimostrando l'impegno dell'Alleanza a proteggere e salvaguardare i Paesi Baltici e il fianco orientale". Lo fa sapere il Comando Aereo Alleato.

14 giorni fa
Trump: "I Paesi Nato abbattano i jet russi"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo aver incontrato a New York l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, è entrato a gamba tesa nel dibattito sostenendo che le nazioni della Nato dovrebbero "abbattere gli aerei russi" se violano il loro spazio aereo - apparentemente dimenticando però che la Nato, in gran parte, è lui in quanto capo delle forze armate degli Stati Uniti.

Prima i droni in Polonia, poi i Mig in Estonia. Lunedì sera gli oggetti volanti non (ancora) attribuiti a Copenaghen: forse dei russi, forse no, si vedrà. La Nato senz'altro ha un problema, col secondo articolo 4 evocato da un Paese alleato in poche settimane, questa volta da Tallinn. Ma la sfida è quella di gestire le aspettative, sia dell'opinione pubblica sia delle varie capitali, che hanno sensibilità diverse sulla postura da tenere con Mosca. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo aver incontrato a New York l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, è entrato a gamba tesa nel dibattito sostenendo che le nazioni della Nato dovrebbero "abbattere gli aerei russi" se violano il loro spazio aereo - apparentemente dimenticando però che la Nato, in gran parte, è lui in quanto capo delle forze armate degli Stati Uniti. Non a caso, quando gli è stato chiesto se gli Usa aiuterebbero gli alleati contro la Russia, ha risposto con un sibillino "dipende dalle circostanze". Ed è per questo che al Quartier Generale, a Bruxelles, si procede con estrema attenzione. Il Consiglio Atlantico (Nac) ha emesso, è vero, una dichiarazione giudicata molto dura dagli addetti ai lavori. "La Russia non deve avere alcun dubbio: la Nato e gli Alleati impiegheranno tutti gli strumenti, militari e non, necessari per difendersi e scoraggiare ogni minaccia proveniente da qualunque direzione". Ma il dibattito, fuori e dentro il Quartier Generale di Bruxelles, in questi giorni e ora è incentrato su cosa fare, nella pratica, per fermare le scorribande russe (che siano intenzionali o meno ormai importa poco). Londra, Varsavia e Praga, in momenti e luoghi diversi, con dichiarazioni all'Onu oppure con ammonimenti a mezzo stampa, hanno messo in guardia il Cremlino: abbatteremo gli oggetti che violano palesemente il nostro spazio aereo.

Difesa delle città

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, incalzato in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio Atlantico, ha usato parole ben più ponderate. "Se necessario potete stare certi, e Mosca lo sa, che faremo tutto il necessario per difendere le nostre città, la nostra gente e le nostre infrastrutture", ha risposto a chi gli chiedeva se l'Alleanza è davvero pronta a far fuoco contro i velivoli russi. "Questo però non significa che abbatteremo sempre immediatamente un jet: reagiremo sempre con calma, determinazione e in modo proporzionato". Il criterio, ha poi spiegato, è quello "dell'analisi del rischio", condotta a volte in tempo reale dagli uomini e donne dell'Alleanza, addestrati proprio a questo scopo. Nel caso dell'Estonia, dove - dettaglio importante - la difesa è posta direttamente sotto comando alleato, il Comando supremo ha giudicato che i Mig russi non ponevano una minaccia tale da motivarne l'abbattimento.

Nessun attacco russo in programma

Il Cremlino, afferma una fonte alleata che ha avuto accesso al briefing fornito dal Saceur Alexus Grynkewich, "non sta attivamente preparando un attacco alla Nato". Gli episodi di questi giorni non vanno dunque letti con eccessivo allarmismo. Non a caso, su intervento degli Usa, ma non solo, al Nac (North Atlantic Council) si è deciso di usare un linguaggio forte sì, ma senza riferimenti operativi (ovvero "aprire il fuoco" contro i jet russi), proprio per non gettare benzina sul fuoco. "Nella nostra valutazione, Vladimir Putin potrebbe avere interesse a creare un incidente con la Nato da usare ai fini di propaganda interna", afferma un funzionario alleato. Dunque calma e gesso. Anche perché l'articolo 5 non è un atto dovuto né automatico, ma frutto di un processo politico. E naturalmente l'incantesimo funziona nella misura in cui ci si aspetta che Washington mantenga la parola. Nel caso del jet russo abbattuto dalla Turchia nel 2015, ad esempio, Ankara venne avvertita in tempo reale dagli Usa che non avrebbero potuto invocare l'articolo 5 se poi le cose si fossero messe male. Insomma, è irrealistico pensare ad azioni unilaterali delle capitali, specie nel fianco est, senza consultazioni con gli Usa. Detto questo, Mosca è senz'altro attiva - alla Nato parlano di "cyberattacchi costanti" alle infrastrutture alleate - e nel mirino potrebbe esserci il sostegno alleato all'Ucraina, tant'è vero che il Nac ha chiaramente avvertito che "non si lascerà intimidire da questi e altri atti irresponsabili della Russia".

14 giorni fa
Trump e Zelensky si sono incontrati a margine dell'Assemblea Onu
Screenshot video
Screenshot video
Dopo l'incontro con Zelensky, Trump ha detto che le nazioni della Nato dovrebbero abbattere gli aerei russi che violano lo spazio aereo, ma ha poi dichiarato di non essere sicuro che gli Stati Uniti aiuterebbero gli alleati. "Dipende dalle circostanze", ha risposto il presidente statunitense. Trump ha poi aggiunto che "Vi farò sapere tra un mese se mi fido ancora di Vladimir Putin".

Il presidente Usa Donald Trump ha incontrato l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky a New York a margine dell'80esima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo riportano i media ucraini. Dopo l'incontro con Zelensky, Trump ha detto che le nazioni della Nato dovrebbero abbattere gli aerei russi che violano lo spazio aereo, ma ha poi dichiarato di non essere sicuro che gli Stati Uniti aiuterebbero gli alleati. "Dipende dalle circostanze", ha risposto il presidente statunitense. Trump ha poi aggiunto che "Vi farò sapere tra un mese se mi fido ancora di Vladimir Putin".

L'incontro

Riferendosi a Zelensky, durante l'incontro con quest'ultimo, il presidente statunitense ha detto: "È un uomo coraggioso e sta combattendo con tutte le sue forze. Vedremo come andrà a finire". "Avremo una riunione oggi e ne abbiamo in programma circa 30 che si protrarranno fino a tarda notte", ha aggiunto. "Nutriamo grande rispetto per la lotta che l'Ucraina sta combattendo", ha detto ancora il presidente statunitense. "Grazie per questo incontro e grazie per i vostri sforzi per fermare questa guerra", ha detto da parte sua Zelensky a Trump ringraziando anche la first lady Melania per il suo impegno nei confronti dei bambini ucraini. "Informerò il presidente e il suo team su cosa sta succedendo sul campo di battaglia. Abbiamo buone notizie. Naturalmente, vogliamo risolvere la guerra", ha aggiunto il leader di Kiev.

Zelensky: "La posizione di Trump è un grande cambiamento"

"È un grande cambiamento": così in un punto stampa dopo l'incontro con Donald Trump ha risposto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla luce della nuova posizione espressa dal tycoon sulla guerra in Ucraina. "Penso che questo sia un momento molto importante, spero che il presidente Trump se ne occupi", ha affermato il leader ucraino come riporta Sky News.

14 giorni fa
Droni in Danimarca, la premier: "Non posso escludere il coinvolgimento della Russia"
© Shutterstock
© Shutterstock
Secondo Mette Frederiksen, "quello a cui abbiamo assistito ieri sera è l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese. Dice molto sui tempi in cui viviamo e su ciò che noi, come società, dobbiamo essere pronti ad affrontare".

Dopo il sorvolo di droni sullo scalo di Copenaghen, la Danimarca è davanti a una "significativa minaccia di sabotaggio" e la situazione "è estremamente grave". Lo ha detto il capo dei servizi d'intelligence della polizia (PET) danesi Flemming Drejer in conferenza stampa. Il capo del PET ha sottolineato che le autorità stanno vagliando "tutte le ipotesi", senza escludere la pista russa. "È evidente che questa è oggi la minaccia principale e ciò che osserviamo sul piano internazionale ne rafforza la consapevolezza", ha spiegato.

"Non posso escludere il coinvolgimento della Russia"

La premier danese Mette Frederiksen, parlando all'emittente TV2, ha affermato da parte sua che "quello a cui abbiamo assistito ieri sera è l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese. Dice molto sui tempi in cui viviamo e su ciò che noi, come società, dobbiamo essere pronti ad affrontare". "Non escludiamo alcuna ipotesi riguardo a chi ci sia dietro - ha aggiunto -. È chiaro che questo è in linea con gli sviluppi che abbiamo potuto osservare di recente con altri attacchi con droni, violazioni dello spazio aereo e attacchi hacker agli aeroporti europei". "Non posso certo escludere in alcun modo il coinvolgimento della Russia", ha dichiarato la premier danese all'emittente DR. "Abbiamo visto droni sopra la Polonia, attività in Romania, violazioni dello spazio aereo estone, attacchi hacker contro aeroporti europei. Ora ci sono stati droni in Danimarca e, a quanto pare, anche in Norvegia", ha sottolineato la Frederiksen, aggiungendo che l'intento "dell'attacco" potrebbe essere stato quello di "disturbare e creare disordini, preoccupazione, vedere fin dove si può arrivare e testare i limiti".

Indagini in corso

Interpellata in merito, la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper ha dichiarato, durante un incontro con i giornalisti, che sui droni all'interno dei confini dell'UE "abbiamo visto uno schema chiaro e punta sulla Russia". La Hipper ha chiarito comunque che sono in corso indagini di cui andrà atteso l'esito. "La Russia sta testando i nostri confini", ha comunque sottolineato anche lei ricordando i recenti episodi.

Mosca nega il suo coinvolgimento

Il Cremlino, dal canto suo, ha respinto le dichiarazioni della Danimarca secondo cui non si potrebbe escludere un eventuale coinvolgimento della Russia nel sorvolo di droni su Copenaghen definendole "infondate". Lo riporta l'agenzia Interfax, citando il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "Ogni volta che vengono formulate accuse infondate, francamente, questo porta al fatto che tali dichiarazioni non vengano più prese in considerazione", ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, secondo la Tass. "Poiché da lì sentiamo ogni volta accuse infondate, forse una parte che assume una posizione seria e responsabile non dovrebbe ripetere accuse così infondate", ha detto ancora Peskov.

16 giorni fa
"Bisogna rispondere alle violazioni russe, anche abbattendo i jet"
Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Ceca.

Le violazioni dello spazio aereo Nato da parte della Russia aumentano significativamente le tensioni in Europa e "dobbiamo rispondere in modo appropriato, anche abbattendo eventualmente gli aerei russi". Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, citato dal Guardian. "La Russia si renderà conto molto rapidamente di aver commesso un errore e di aver oltrepassato i limiti dell'accettabilità. Purtroppo, la situazione è sull'orlo del conflitto, ma cedere al male non è semplicemente un'opzione", ha sottolineato.

16 giorni fa
"Gli Usa si uniscano all'Ue nelle sanzioni contro Mosca"
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X.

"La Russia deve subire le conseguenze delle sue azioni. È necessaria una risposta adeguata per costringerla a cercare la pace. Questo può essere ottenuto con un'adeguata forza del nostro esercito, le nostre capacità di attacco a lungo raggio e forti sanzioni e pressioni contro la Russia". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. "I nostri partner hanno questo potere: il potere di proteggere la vita. Contiamo sul fatto che il 19esimo pacchetto di sanzioni dell'Ue sia davvero doloroso e che gli Stati Uniti si uniscano agli europei".

"In questo momento, ci stiamo difendendo dagli attacchi russi quasi ogni giorno. Solo questa settimana, sono stati lanciati più di 1500 droni d'attacco, oltre 1280 bombe aeree guidate e 50 missili di vario tipo. Migliaia di componenti stranieri sono stati trovati in questo arsenale - più di 132'000 pezzi - provenienti da molti paesi: Europa, Stati Uniti, Cina, Giappone e decine di altri", ha scritto poi Zelensky sempre su X. "Tutte queste tecnologie aiutano la Russia a creare armi su larga scala. Tutto per il terrore contro il nostro popolo. Se la Russia non viene fermata, questo diventerà sicuramente una minaccia per i paesi europei e dell'Indo-Pacifico. Forti sanzioni sono uno strumento che contribuirà a fermare tutto questo. Dobbiamo bloccare tutte le possibili vie di rifornimento e i mezzi per eludere le sanzioni, ed esercitare pressione sui Paesi e sulle singole aziende che li aiutano", ha sottolineato.

17 giorni fa
"Per Putin l'escalation è la strada migliore"
Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando fonti del Cremlino.

Il presidente russo Vladimir Putin è giunto alla conclusione che l'escalation militare è il modo migliore per costringere l'Ucraina a colloqui alle sue condizioni e che è improbabile che Donald Trump faccia molto per rafforzare le difese di Kiev. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando fonti del Cremlino, e sottolineando che l'incontro in Alaska ha convinto Putin che Trump non ha interesse a intervenire nel conflitto.

CARICA ALTRI
I tag di questo articolo