
"Sono il critico più aggressivo dell'Islam nella storia. Se non mi credete, chiedete agli arabi". È un passaggio di un'intervista che il presunto autore dell'attacco al mercatino di Magdeburgo, originario dell'Arabia Saudita, rilasciò alla Faz nel giugno 2019, ripubblicata oggi dal quotidiano tedesco. Arrivato nel 2006 in Germania dall'Arabia Saudita durante la formazione specialistica, il medico 50enne aveva chiesto asilo ed era già noto come anti-islamico che aiutava i rifugiati che volevano fuggire dal proprio Paese d'origine e lasciare l'Islam. "Ho scritto contro l'Islam sul forum dell'attivista Raif Badawi, che ora è in prigione. Per questo sono stato minacciato: volevano 'massacrarmi' se fossi tornato in Arabia Saudita. Così ho deciso di chiedere asilo in Germania. Non avrebbe avuto senso rischiare di dover tornare e poi essere ucciso", disse nel 2019 l'attentatore illustrando i motivi della sua richiesta d'asilo inoltrata alle autorità tedesche soltanto dieci anni dopo il suo arrivo in Germania, che risale invece al 2006.
"Voglio che le persone imparino a pensare con la propria testa"
Una volta vistosi accettare la richiesta, il 50enne ha aperto il suo account sull'allora Twitter. "Prima era difficile anche per me parlare della mia non fede in Germania. Dal 2006 al 2017 ho lavorato spesso con musulmani ad Amburgo, ho avuto colleghi provenienti dal Pakistan e dall'India. Non potevo dire loro che non sarei più andato in moschea. In questo ambiente non è come immagini che sia in Germania: i musulmani qui trattano le persone come me, che hanno un background islamico ma non sono più credenti, senza comprensione né tolleranza. Quando diciamo che abbiamo lasciato l'Islam, perdiamo i nostri amici. Anche dopo aver presentato domanda di asilo, ho notato che molti dei richiedenti asilo musulmani che aiuto volontariamente in Germania pensano che io sia una cattiva persona perché non ci credo più", si legge ancora nell'intervista durante la quale il sospetto attentatore offrì anche una descrizione dettagliata della violazione dei diritti delle donne in Arabia Saudita e della sua attività per aiutare i rifugiati e le donne a ottenere asilo, in particolare ex musulmani che temono persecuzioni nel loro Paese. "Voglio che le persone imparino a pensare con la propria testa. Ci sono molti musulmani su Twitter che vogliono abbandonare l'Islam a causa mia. Scrivo sempre a queste persone: No, non accetterò che lasciate l'Islam per causa mia. Dovrebbe essere una tua convinzione", spiegò ancora.
Il 50enne "giovedì era atteso in tribunale a Berlino"
Il presunto attentatore del mercatino di Natale di Magdeburgo avrebbe dovuto comparire davanti al tribunale distrettuale di Tiergarten a Berlino giovedì 19 dicembre alle 11 di mattina, il giorno prima dell'attacco, ma non si è mai presentato. Lo riporta lo Spiegel. Il 50enne saudita era sotto indagine per "abuso di chiamate di emergenza": a febbraio aveva ricevuto una sanzione penale contro la quale aveva poi sporto ricorso. Non essendosi presentato in aula giovedì, il ricorso è stato respinto.
Quando augurò la morte ad Angela Merkel
Il presunto autore dell'attacco di Magdeburgo ha anche augurato la morte all'ex cancelliera tedesca Angela Merkel. In un post pubblicato su X il 5 dicembre, Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen ha parlato di un presunto "progetto criminale segreto di Merkel per islamizzare l'Europa". "Siccome in Germania non esiste la pena di morte, Merkel dovrebbe trascorrere il resto della sua vita in prigione. Ma se la pena di morte venisse reintrodotta, meriterebbe di essere uccisa", ha scritto in inglese.