
È salito a 62 il numero delle vittime delle piogge torrenziali nella provincia di Valencia, nel Levante spagnolo, secondo i dati ufficiali diffusi dalla Comunità Valenziana, la comunità autonoma della regione, ripresi dalla radio privata Cadena SER. Si tratta di un bilancio non definitivo (questa mattina il bilancio era passato da 13 a 51 morti in poche ore), destinato ad aggravarsi, dal momento che sono numerose le persone ancora disperse. Le piogge torrenziali sono provocate dalla "depressione isolata ad alti livelli" (Dana) che si è abbattuta nelle ultime 48 ore sulla Spagna, secondo un primo bilancio indicato dal comitato di crisi allestito dal governo di Madrid. Dana è un fenomeno meteorologico che si verifica ogni anno ed è caratterizzato da condizioni meteorologiche avverse che provocano numerosi danni. La Spagna ne è funestata. Le operazioni di riconoscimento dei corpi ritrovati continua, aggiungono le stesse fonti.
Quattro bambini deceduti
Nella notte, il presidente della Generalitat Valenciana (l'insieme delle istituzioni autogovernative della Comunità valenzana), Carlos Monzòn, aveva indicato che diversi corpi erano stati recuperati dagli operatori dei servizi di emergenza nelle zone colpite dalle inondazioni. Almeno 4 delle 62 vittime finora recuperate sono bambini, ha riferito il corpo di gendarmeria Guardia civil. I corpi sono stati recuperati nelle località di Torrent, Chiva, Cheste, Alfafar e Alcudia, le più colpite dalle piogge torrenziali, secondo i servizi di emergenza citati dall'agenzia di stampa spagnola Efe. Partecipando ai soccorsi anche unità dell'esercito. Almeno 38'000 persone sono rimaste senza luce, segnala Iberdrola, azienda spagnola specializzata nella produzione, distribuzione e commercializzazione di energia elettrica e gas naturale. La società sta cercando di ripristinare i servizi elettrici.
Disagi ai collegamenti ferroviari
I collegamenti ferroviari fra Madrid e Valencia hanno subito gravi disagi con la soppressione, per l'allagamento dei binari, di numerose corse dei treni di alta velocità. "Ci sono aree senza copertura telefonica e senza luce in alcuni nuclei urbani" della provincia di Valencia, ha affermato stamani Monzòn in dichiarazioni ai media. Ci sono "molteplici vittime, non possiamo dire con certezza quante", ha aggiunto. Ha fatto appello alla popolazione a non uscire di casa ed "evitare ogni spostamento" sulle strade della provincia di Valencia. A causa delle vie di comunicazione allagate, decine di persone hanno trascorso la notte bloccate in auto, in aree di servizio o su ponti. Molte si sono rifugiate sui piani alti di abitazioni in attesa dell'arrivo dei soccorsi. "Non siamo potuti arrivare alle vittime nel momento in cui più avevano bisogno", ha detto il capo del consorzio provinciale dei vigili del fuoco di Valencia alla radio privata Cadena SER. "Ancora non abbiamo accesso a tutti i comuni che necessitano soccorsi", ha aggiunto. L'Agencia estatal de Meteorología (Aemet), il servizio meteorologico nazionale, sulle reti sociali segnala che il fenomeno della Dana, con piogge torrenziali e tornado, è paragonabile a due grandi temporali degli anni Ottanta - dell'ottobre 1982 e del novembre 1987 - che causarono decine di vittime e ingenti danni.