
Lo sciopero dei benzinai in Italia è iniziato ieri sera alle 19 sulla rete stradale e alle 22 su quella autostradale. Il prosieguo della protesta nella Pensiola potrebbe però seguire percorsi diversi a seconda dei sindacati. Il tentativo in extremis del ministro dello sviluppo economico Adolfo Urso di scongiurare lo sciopero, la cui durata prevista è di 48 ore, ha infatti spaccato le rappresentanze sindacali: Fegica (Federazione italiana gestione carburanti e affini) e Figisc-Anisa (Federazione italiana gestori impianti stardali) Confcommercio confermano la chiusura di due giorni, mentre la Federazione Autonoma Italiani Benzinai (Faib) Confesercenti riduce la protesta a 24 ore.
Altre discussioni in mattinata
Mentre ieri c'è stata la corsa degli automobilisti a fare il pieno, nella mattinata di oggi le tre sigle faranno il punto in "una riunione di coordinamento", dice la Faib, "in un'assemblea dei gruppi dirigenti, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari”, spiegano Fegica e Figisc-Anisa, la cui marcia indietro appare ora più difficile. "Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero", spiegano i presidenti di Fegica e Figisc-Anisa osservando che il tentativo del ministro "peraltro apprezzato", non riesce a incidere "con la necessaria concretezza" sulle misure del decreto. Di avviso diverso la Faib, che già dopo l'ultima riunione al ministero aveva usato il termine "congelato" per lo sciopero anziché "confermato", come definito invece dalle altre due sigle.