Milano
Al via lo sfratto del centro sociale Leoncavallo, gli autogestiti: "Da 50 anni è un luogo delle controculture"
© Wikimedia - Marmolada48, CC0
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Le operazioni sono iniziate verso le 7:30 di questa mattina.

La polizia sta eseguendo, con l'ufficiale giudiziario, l'ordine di sfratto emesso nei confronti dello storico centro sociale Leoncavallo a Milano. L'ordine era stato rinviato numerose volte. Come riporta la stampa italiana, le forze dell'ordine hanno presidiato gli accessi a via Watteau. Le operazioni sono iniziate verso le 7:30 e nel corso dell'ispezione della struttura gli agenti non hanno trovato persone al suo interno.

"Il Leoncavallo", scrivevano gli stessi autogestiti negli scorsi giorni sui propri canali social, "da 50 anni rappresenta i movimenti giovanili autorganizzati. Ogni settimana riceviamo, anche dalle pagine dei giornali, decine di attestati di solidarietà da parte di artisti italiani e internazionali che qui hanno suonato e compreso che il Leoncavallo è un luogo delle controculture, dove la sperimentazione non ha barriere né censure ed è accessibile a tutti senza distinzione di genere, classe o vaghe idee di colorismi razzializzanti".

Sala, "Il Comune non è stato avvisato"

"Ieri ero a Palazzo Marino, impegnato in incontri di lavoro. Ho delegato il vicecomandante della Polizia locale in mia rappresentanza a partecipare al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che, come consuetudine, si tiene ogni mercoledì. In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Per un'operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c'erano molte modalità per avvertire l'Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite", aggiunge il primo cittadino che definisce il centro sociale "un valore storico e sociale nella nostra città. Ho ricevuto stamattina dal Prefetto la notizia".