
"L'Ucraina è pronta a negoziare direttamente con la Russia in qualsiasi formato che porti risultati. Turchia, Vaticano, Svizzera: stiamo valutando tutte le sedi possibili". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Non è necessario convincere l'Ucraina e i nostri rappresentanti sono pronti a prendere decisioni concrete durante i negoziati. Ciò che serve è una disponibilità analoga da parte della Russia a impegnarsi in colloqui significativi", ha aggiunto.
"Nessuno ritirerà le nostre truppe dai nostri territori"
L'Ucraina non accetterà di ritirare il suo esercito dalle zone sotto il suo controllo, ha sottolineato ancora Zelensky. I mediatori di Mosca ai colloqui di Istanbul avevano chiesto a Kiev il ritiro dalle regioni parzialmente occupate dalle forze russe. "Nessuno allontanerà le nostre truppe dai nostri territori", ha dichiarato il presidente ucraino ai giornalisti a Kiev, rispondendo alle domande sulle richieste di Mosca all'Ucraina di abbandonare completamente le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, quattro aree che la Russia afferma di aver annesso, ma di cui non ha il pieno controllo.
Verso uno scambio di prigionieri?
I negoziatori ucraini e russi si sono sentiti telefonicamente in merito a un importante scambio di prigionieri concordato durante i colloqui di Istanbul tra Kiev e Mosca la scorsa settimana, ha spiegato infine Zelensky, affermando che il ministro della difesa ucraino Rustem Umerov si è "messo in contatto" con il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, e che i due hanno discusso le date e i dettagli del piano per lo scambio di 1'000 prigionieri di guerra da parte di entrambe le parti.