L'intervista
“Abbiamo bisogno di sapere che i nostri diritti individuali saranno protetti e rappresentati”
©Gabriele Putzu
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Redazione
17 ore fa
Lo afferma Alain Berset, segretario generale del Consiglio d’Europa, in un’intervista, precisando che è proprio questa “la nostra urgenza”.

“Che cosa c’è alla base dell’Europa, se non un forte attaccamento ai valori comuni? L’Europa è una somma di Paesi democratici, e allora bisogna risalire al senso più profondo della democrazia, al fatto che la popolazione decida per il proprio meglio”. Parola di Alain Berset, segretario generale del Consiglio d’Europa. Questo anche perché, spiega l’ex consigliere federale in una lunga intervista al Corriere del Ticino, “come individui, abbiamo bisogno di sapere che i nostri diritti individuali saranno protetti e rappresentati. Questa, in sintesi, è la nostra urgenza. Può sembrare ovvio, ma è particolarmente importante, oggi, in un momento in cui vediamo la democrazia arretrare, i diritti umani in declino e lo Stato di diritto non più ovunque rispettato”:

“Le condizioni sono cambiate”

Un’Europa che però oggi vive una democrazia differente rispetto al passato, anche per via dei social media, delle fake news e della tecnologia. “In effetti, le condizioni per esprimere la democrazia sono cambiate”. In passato “non c’erano i social network, che oggi dominano il dibattito. Non c’era l’intelligenza artificiale, che è molto presente e può essere usata per manipolare le opinioni. La polarizzazione del dibattito è aumentata, con la formazione di bolle che non si parlano più tra loro”. E questo, continua Berset, “significa che le condizioni sono diverse e, come è scontato, non possiamo tornare al vecchio mondo. Quindi che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo pensare a come adattare la democrazia affinché funzioni in questo quadro, che è diventato molto più difficile”. Così è stato lanciato il nuovo patto democratico, “che vuole difendere un sistema fragile ma straordinario”.