
Sono 400 le denunce contro soldati russi per violenze sessuale a donne e bambini, arrivate dal primo al 14 aprile al numero istituito dal Parlamento ucraino per presentare segnalazioni e ricevere assistenza psicologica. Lo rende noto la commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino Lyudmyla Denisova citata dal Kyiv Independent. Denisova ha detto che dopo aver messo a disposizione dei cittadini il numero pubblico, le segnalazioni continuano a crescere. Il numero di bambini rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa è aumentato ad almeno 393, mentre quello dei minori deceduti è rimasto invariato rispetto a ieri a 217: lo ha reso noto la Procura generale su Telegram, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ukrinform. “Circa 5,2 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina e più di 7 milioni sono sfollate all’interno del Paese, sono numeri tristemente destinati a crescere nelle prossime ore”, sostiene Andrea Iacomini portavoce Unicef Italia. “Donne e bambini rappresentano il 90% di coloro che sono fuggiti in altri paesi. La situazione dei bambini è drammatica in alcune zone del paese. A Mariupol i bambini vivono in condizioni terribili così come in altre zone sotto assedio. E’ più che mai necessaria una tregua duratura e passaggi sicuri che consentano di far proteggere donne e bambini e portare gli aiuti con urgenza. È una corsa contro il tempo”.
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