Cantonali 2023
Elezioni, partecipazione in calo rispetto al 2019
© CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
A 10 giorni dalle elezioni nei principali centri del Cantone hanno votato tra il 10 e il 15% dei cittadini. Un dato in calo di quasi il 2% a Lugano e del 3% a Bellinzona. A Locarno i numeri sono invece in linea con quelli di quattro anni fa.

Gli slogan e le foto dei candidati apparsi un po’ ovunque sul territorio cantonale ricordano l’imminente appuntamento con le urne: domenica due aprile in Ticino verranno eletti i nuovi consiglieri di Stato e i granconsiglieri. Le liste sono tante e l’obiettivo è uguale per tutti: convincere gli elettori che la loro è la migliore delle scelte possibili. Ma la campagna che sta per concludersi quanto sta coinvolgendo i ticinesi? Non molto stando ai dati finora in possesso delle cancellerie dei principali centri del Cantone che mostrano percentuali simili al 2019 o addirittura in calo.

Partecipazione in calo a Lugano e Bellinzona

A Lugano attualmente su 34'600 persone con diritto di voto sono 5’100 quelle che hanno già espresso il verdetto: il 14.7%. Quattro anni fa erano circa 500 in più, il 16.2%.  A Bellinzona oggi alle 12:00 la partecipazione era ferma al 10%, il 3% in meno rispetto al 2019. A Mendrisio e Locarno il 13% dei cittadini ha già espresso le proprie preferenze, un dato in linea con il passato per la Città sul Verbano. A Mendrisio invece, non ci è stato possibile fare il paragone con la partecipazione di quattro anni fa a dieci giorni dal voto.

Lo sprint finale

A domenica due aprile manca ancora più di una settimana e la storia insegna che l’accelerata arriva spesso negli ultimi giorni. Nel 2019 il venerdì precedente il voto le percentuali di partecipazione erano salite al 33.9% a Lugano, al 34.4% a Bellinzona, al 33.8% a Locarno e al 36.9% a Mendrisio. Un aumento sì, ma meno marcato rispetto al 2015 dove a Lugano aveva votato il 46.1% della popolazione e a Mendrisio il 45.9%.

Non ci resta che aspettare per vedere se il tanto temuto astensionismo crescerà ancora rispetto al 2019, quando ad esprimersi complessivamente furono il 59.3% dei votanti. O se, al contrario, gli ultimi giorni invertiranno la rotta a dispetto di una campagna che fino ad oggi ha stentato a decollare.

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