
L'anno scorso in Svizzera, con la scomparsa di quattro istituti, le banche sono passate da 239 a 235. Ciononostante il numero di dipendenti del settore è leggermente aumentato, secondo la statistica annuale della Banca nazionale svizzera (BNS) pubblicata oggi. In dettaglio, sono stati fondati in totale cinque nuovi istituti (due istituti specializzati nelle operazioni di borsa, uno a controllo estero e due filiali di banche estere). Due banche controllate dall'estero sono state sciolte nel corso di acquisizioni, e un totale di sette istituti (quattro controllati dall'estero e tre filiali di banche estere) sono stati esonerati dallo status di banca.
Aumentato il numero di dipendenti
Nonostante questo calo, l'anno scorso il numero di dipendenti del settore è aumentato rispetto all'anno precedente, dell'1,6% a 92'019. Ciò significa che, nonostante il contesto difficile, il numero degli effettivi è aumentato leggermente per il terzo anno consecutivo, anche dopo la pandemia, secondo una presa di posizione dell'Associazione l'Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB). Ciò dimostra che le banche sono state molto caute nell'attuare misure di riduzione del personale durante la pandemia e hanno anche sfidato il difficile contesto dopo. L'ASIB mette però in dubbio la portata della statistica della BNS: a fronte dei requisiti normativi si è verificato un trasferimento di personale verso società di servizi infragruppo, in particolare presso le grandi banche. Queste società non dispongono di una licenza bancaria, motivo per cui il personale corrispondente non compare più nelle statistiche. L'associazione fa quindi riferimento alla statistica dell'impiego (STATIMP) dell'Ufficio federale di statistica (UST), che utilizza una definizione di attività bancaria più ampia di quella della BNS. In base a tali statistica, alla fine del 2022 i fornitori di servizi finanziari in Svizzera occupavano 105'004 persone (+0,5% rispetto a un anno prima).