Economia
Julius Bär, aumento dell’utile del 50% nel 2020
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Il gruppo bancario ha beneficiato di una forte crescita dell’attività dei clienti nel quadro dell’alta volatilità del mercato dovuta alla crisi del cononavirus

Il gruppo bancario Julius Baer, specializzato nelle gestione patrimoniale, ha aumentato nettamente i profitti nel 2020. L’istituto ha beneficiato di una forte crescita dell’attività dei clienti nel quadro dell’alta volatilità del mercato dovuta alla crisi del cononavirus. L’utile netto è salito del 50% a 698 milioni di franchi, riferisce oggi la banca. Il risultato è stato appesantito da un’ulteriore svalutazione dell’avviamento della filiale italiana Kairos e da accantonamenti in relazione a un’indagine del Dipartimento di Giustizia americano sulle accuse di corruzione alla FIFA.

I patrimoni amministrati a fine dicembre ammontavano a 434 miliardi di franchi, in progressione del 2% rispetto a dodici mesi prima, un dato influenzato anche dal buon andamento dei mercati. L’istituto attivo pure in Ticino e nei Grigioni ha beneficiato di afflussi netti per 15 miliardi. Il consiglio di amministrazione propone di aumentare il dividendo da 1,50 a 1,75 franchi. La banca ha inoltre annunciato un programma di riacquisto di titoli di 450 milioni di franchi, che dovrebbe essere lanciato in marzo e durare sino al febbraio 2022.

Le cifre superiori alle attese
I dati pubblicati oggi sono superiori alle attese degli analisti e anche l’incremento del dividendo va al di là di quanto si aspettassero gli esperti. Per conoscere la reazione della borsa occorrerà aspettare l’inizio delle contrattazioni: il titolo della società sull’arco dell’ultimo anno ha mostrato una performance del +16%. Fondata a Zurigo nel 1890, Julius Bär è quotata alla borsa svizzera dal 2005. Oggi è attiva esclusivamente nel private banking. È presente in 12 località svizzere, fra cui Lugano e St. Moritz (GR), e ha anche numerose sedi all’estero.

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