
Standard & Poor's ha tagliato il rating dell'Irlanda a 'BBB+' da 'A-'. L'outlook è stabile. Il rating assegnato all'Irlanda da S&P resta comunque due livelli sopra l'investment grade. L'agenzia ha rimosso il Creditwatch con implicazioni negative e l'outlook è ora stabile. S&P ha anche messo in evidenza che Dublino dovrà probabilmente fare ricorso agli aiuti del fondo permanente Esm, l'European stability mechanism che scatterà nel 2013 e che - come già avvenuto martedì scorso con il taglio del rating di Grecia e Portogallo - la decisione riflette le aspettative di una ristrutturazione del debito sovrano come "una delle possibili precondizioni per ottenere gli aiuti dal fondo Esm". Per l'agenzia l'outlook stabile segue l'esito degli stress test sulle banche irlandesi pubblicato ieri: la previsione che il governo irlandese si farà carico di "18-19 miliardi come costo netto della nuova ricapitalizzazione delle banche è nel range delle nostre aspettative". Inoltre S&P ritiene che la forte contrazione del Pil registrata dal 2008 sia giunta al termine e che l'economia irlandese del Paese "ha più forti prospettive di crescita rispetto a Grecia e Portogallo", considerato il volume dell'export, in aggiunta alla maggiore flessibilità e competitività del Paese. L'agenzia prevede che il Paese registrerà nel 2011 un surplus pari a oltre il 2% del Pil per la prima volta dal 2003. ATS
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