Economia
Cresce la fiducia dei consumatori svizzeri
Foto Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
La fiducia dei consumatori è tornata a superare nettamente i livelli pre-crisi e raggiunge valori che non si vedevano più da oltre un decennio. Rimane però la scarsa sicurezza del posto di lavoro.

Gli svizzeri guardano con favore al futuro. In luglio l’indicatore generale della fiducia calcolato sulla base di un sondaggio trimestrale condotto dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) è salito a +8 punti, il livello massimo da luglio 2010 e di gran lunga superiore alla media di lungo periodo, pari a -5 punti. A titolo di confronto, il primo trimestre 2020 aveva segnato -9 punti, il secondo (caratterizzato dallo scoppio della pandemia di coronavirus) -39, il terzo -12 e il quarto -13. Quest’anno, il primo trimestre era a -14, il secondo a -7. Nello spazio di tre mesi l’indicatore ha quindi guadagnato 15 punti.

Evoluzione dell’economia
Tornando al periodo ora in rassegna (terzo trimestre 2021) gli esperti della Seco spiegano che il miglioramento è dovuto in primo luogo alle aspettative sull’evoluzione in generale dell’economia: il corrispondente sottoindice ha raggiunto 48 punti, cioè il valore più alto dall’inizio dei rilevamenti nel 1972. Anche le prospettive in materia di mercato del lavoro mostrano segni di schiarita, in quanto l’indice della disoccupazione attesa (29 punti) ha quasi raggiunto il livello pre-crisi. Dai risultati del sondaggio emerge l’impressione che una congiuntura così positiva in futuro potrebbe giovare all’economia domestica delle persone interrogate: il sottoindice sulla situazione finanziaria attesa nei prossimi mesi si è infatti attestato a 3 punti, superando per la prima volta in sei anni la media di lungo periodo.

Incertezza per il posto di lavoro
La valutazione della situazione attuale invece non è quasi per nulla cambiata e l’indice sulla sicurezza dei posti di lavoro continua a situarsi ben al disotto della media pluriennale. Anche la valutazione della situazione finanziaria negli ultimi mesi risulta inferiore alla media. Intanto l’andamento dei prezzi grava sul portafoglio delle economie domestiche: visti i tassi d’inflazione al rialzo l’evoluzione passata e futura dei prezzi è giudicata a livelli nettamente più alti. Di conseguenza, anche la propensione al consumo resta contenuta: il momento per effettuare grandi acquisti viene ritenuto in luglio solo leggermente più favorevole rispetto a tre mesi prima. Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori viene effettuato dal 1972, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre per telefono e (negli ultimi anni) anche online. All’ultimo rilevamento hanno partecipato 1268 persone di almeno 16 anni nelle tre principali regioni linguistiche. I dati sono corretti per compensare gli effetti stagionali e di calendario.

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