Economia
Credit Suisse, ecco la prima ondata di licenziamenti
© CdT/Gabriele Putzu
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Keystone-ats
2 anni fa
I tagli, compiuti a livello mondiale, riguardano tutti i livelli dirigenziali della banca d'investimento e anche la maggior parte dei team di settore.

Credit Suisse ha effettuato una prima ondata di licenziamenti: 200 consulenti della banca d'investimento hanno perso il posto. Questi tagli sono stati compiuti a livello mondiale, nell'investment banking e nel comparto Investment Banking & Capital Markets (IBCM), ha riferito questa sera il portale britannico Financial News, avvalendosi di una fonte informata. Sia Credit Suisse sia UBS non erano raggiungibili in serata per un commento. I licenziamenti riguardano tutti i livelli dirigenziali della banca d'investimento e anche la maggior parte dei team di settore. I tagli concernono, in particolare, l'ambito dei mercati azionari. Secondo il portale, l'ondata di licenziamenti è iniziata il 31 luglio. Altre due ondate sono previste per settembre e ottobre.

Migliaia di dipendenti già in fuga

Questa mattina, Bloomberg aveva annunciato la chiusura della succursale di Houston di Credit Suisse. Con l'acquisizione da parte di UBS, l'attività di investment banking del CS sarà notevolmente ridotta. I suoi investimenti rischiosi avevano causato perdite per miliardi negli ultimi anni. Secondo diversi articoli di stampa, la fusione delle due grandi banche comporterà la soppressione di 30'000-35'000 posti di lavoro a livello mondiale. Alla fine del 2022, le due banche impiegavano un totale di 120'000 persone. Nel frattempo, migliaia di dipendenti hanno già abbandonato la nave.

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