
Nuova causa legale in vista nel dossier Credit Suisse (CS): l'Associazione svizzera di protezione degli investitori (Schweizerischer Anlegerschutzverein, SASV) intende avviare un procedimento per indennizzare gli azionisti della banca, che non hanno potuto esprimersi sull'acquisizione da parte di UBS. "A causa dell'elevato numero di richieste, la SASV ha deciso di coordinare un'azione legale ai sensi dell'art. 105 della Legge sulla fusione (LFus)", si legge sul sito dell'organismo.
Le motivazioni
Domenica 19 marzo UBS aveva annunciato un prezzo di acquisizione di CS pari a 3 miliardi di franchi: troppo poco di fronte ai 7,3 miliardi di valore alla chiusura della borsa il venerdì precedente, argomenta l'associazione. Gli azionisti non hanno inoltre avuto alcuna voce in capitolo nell'ambito di tutta l'operazione. I costi della causa saranno sostenuti proporzionalmente dai partecipanti, ma dovrebbero essere relativamente bassi grazie all'effetto dell'approccio combinato, afferma la SASV.